«I soggetti di età superiore ai 65 anni sono ad alto rischio ma si devono vaccinare anche i soggetti di età inferiore ma con patologie: ad esempio diabetici, nefropatici, ipertesi, cardiopatici»
Raggiungere gli obiettivi ministeriali che prevedono si vaccini contro l’influenza almeno il 75% della popolazione ultrasessantacinquenne, ed impedire quanto accaduto la scorsa stagione in Puglia quando, a causa delle scarse vaccinazioni (49,8% del campione raccomandato), sono morte 22 persone. Lo ha sottolineato il direttore scientifico dell’Osservatorio epidemiologico regionale, Cinzia Germinario, parlando con i giornalisti oggi a Bari a margine della presentazione dell’avvio della campagna di vaccinazioni, alla quale è intervenuto anche il direttore del dipartimento Sanità regionale, Giovanni Gorgoni.
"I soggetti di età superiore ai 65 anni sono ad alto rischio - ha ricordato – ma si devono vaccinare anche i soggetti di età inferiore ma con patologie: ad esempio diabetici, nefropatici, ipertesi, cardiopatici". "Il dato dell’anno scorso ci allarma moltissimo – ha aggiunto – e i risultati li abbiamo visti immediatamente: un numero di casi di influenza superiore di gran lunga a tutti gli anni precedenti. Con casi gravi di insufficienza respiratoria per influenza, circa 80, e 22 decessi".
Germinario ha sottolineato che "non esistono vaccini pericolosi, anzi, quanto più alta è la copertura minore è la possibilità del virus di circolare". E chi tra i medici di base sconsiglierà di vaccinarsi, per Germinario "dovrà essere segnalato perchè la mission del sistema sanitario nazionale, in questo momento, è prevenire tutti i casi di influenza".