venerdì 22 novembre 2024


26/11/2015 15:25:21 - Manduria - Politica

Roberto Massafra resta ancorato alla propria posizione

 
La giunta non si azzera e “Proposta per Manduria” ritornerà ad essere rappresentata in giunta. Si libera infatti lo scranno dell’assessore tecnico Raimondo Turco, ma le deleghe da assegnare al movimento civico non saranno necessariamente quelle al Bilancio e alle Finanze, ma saranno concordate con il sindaco, alla luce delle disponibilità emerse dal confronto con le altre forze di maggioranza.
Roberto Massafra ribadisce, in un altro documento, la propria posizione. Lancia un invito al dialogo ai sette consiglieri di maggioranza che hanno chiesto l’azzeramento dell’esecutivo.
«Mi sembra quanto mai opportuno confrontarmi con tutti voi in una riunione che preceda il Consiglio Comunale al fine di non inasprire ulteriormente i rapporti e i toni, difficili da controllare in una pubblica assise teleripresa» sostiene il sindaco, che vorrebbe, insomma, giungere ad una ricomposizione dei dissidi prima della riunione del consesso, fissata per martedì della prossima settimana.
Ricordando che «nessuna delle cinque forze politiche attualmente rappresentate in Giunta ha manifestato l’intenzione di rinunciare al proprio assessore o di sostituirlo con altro esponente dello stesso raggruppamento», Massafra rimarca nuovamente la contrarietà all’azzeramento della giunta.
«Poiché nessuna delle forze politiche che ha un assessore in Giunta pensa dì rinunciare alla propria posizione, è abbastanza evidente che i gruppi che dovessero perderla si collocherebbero fuori dalla maggioranza: il risultato sarebbe quello di un indebolimento. I numeri tornerebbero ad essere risicati, l’instabilità non verrebbe scongiurata e continueremmo ad essere privi di quella autorevolezza politica che ci consentirebbe di affrontare in maniera adeguata i problemi della città».
Per Massafra, insomma, «non esistono i presupposti per un azzeramento al buio, che avrebbe l’unico risultato di sconvolgere un equilibrio che, per quanto precario, ha sinora impedito che le spinte centrifughe degli eterni insoddisfatti prendessero il sopravvento».
Ribadendo anche il principio che non sostituirà nessuno dei cinque assessori espressione dei partiti (a meno che non siano sfiduciati dai rispettivi gruppi), Massafra è perentorio.
«Chi non ci sta, è libero di andarsene. In ogni caso cercherò di impedire con ogni mezzo a mia disposizione che la città ancora una volta resti priva di Amministrazione democraticamente eletta».










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