venerdì 22 novembre 2024


26/11/2015 15:27:11 - Manduria - Politica

Gli otto consiglieri che hanno chiesto l’azzeramento dell’esecutivo: il confronto riprenderà solo se Roberto Massafra accetterà di ritirare la delega a tutti gli assessori

 
«Rispediamo al mittente i tentativi di scaricare su noi consiglieri le macchinazioni che ha ideato e realizzato».
Gli otto consiglieri comunali (sette di maggioranza e un indipendente) che hanno richiesto l’azzeramento dell’esecutivo rispondono, con fermezza, “picche” all’invito al dialogo avanzato dal sindaco. Il confronto riprenderà solo se Roberto Massafra accetterà di ritirare la delega a tutti gli assessori.
«E’ stato lei, per sentirsi più saldo nella poltrona, ad aprire ai piccoli gruppi collocati dall’elettorato all’opposizione, che bramavano disperatamente un posto di governo» scrivono, nella risposta al sindaco, i consiglieri Enzo Andrisano, Marco Barbieri e Mimmo Maggi (Proposta per Manduria), Marcello Venere e Vincenzo Pisconti (Noi Centro), Antonio Giuliano (eletto con Centro Democratico, ma che ora è lontano dalle posizioni del gruppo manduriano), Silvano Trinchera (eletto con Noi Centro, ma sembra ora indipendente) e Arcangelo Durante (eletto con la lista del sindaco, ma, da tempo, in minoranza). «Lei ha inquinato, con questa operazione, la vita democratica della città e ha sbeffeggiato i nostri e i suoi elettori. Lei sostiene di aver assicurato la pari dignità alle forze politiche di maggioranza, dimenticando di non aver mai rispettato, invece, questo principio, che non solo si deve ai gruppi, ma anche ai singoli consiglieri, affidando la delega di vice sindaco ad un assessore della sua lista. Inoltre ha dimenticato le diverse richieste di azzeramento che, da più parti, da un anno a questa parte, le sono state rivolte al fine di ripristinare la maggioranza uscita dalle urne. Lei non ha mai risposto, né ha mai aperto un confronto serio su queste richieste. Vuol farlo ora, quando sembra troppo tardi.
Sappia che gli 8 consiglieri si muovono lungo una linea politica di coerenza quando le chiedono di azzerare l’attuale esecutivo e ripristinare la maggioranza originaria, ben salda, avendo ricevuto il premio elettorale stabilito dalla legge.
Noi riteniamo che condizione essenziale per sedersi attorno ad un tavolo sia l’azzeramento e il successivo confronto leale. Se vuole evitare il Consiglio, azzeri un esecutivo che non ha mai riscosso il favore della città e di coloro che le hanno dato i consensi per ricoprire la carica di sindaco, la qualcosa le consentirà di varare per il proseguo della legislatura, finalmente, un’Amministrazione che sia capace di portare a compimento e risolvere i molti problemi che giacciono sul tappeto. Così facendo avrà modo di ottenere la nostra fiducia e di assicurare alla città un’Amministrazione trasparente e seriamente impegnata».











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