venerdì 22 novembre 2024


06/12/2015 19:40:21 - Manduria - Politica

Il movimento “Manduria Migliore” commenta l’esito della seduta di martedì del Consiglio Comunale

«In alcuni casi, la realtà supera la fantasia».
Il movimento “Manduria Migliore” commenta l’esito della seduta di martedì del Consiglio Comunale.
«Speravamo di sbagliarci, ma proprio quel nostro pensiero si è concretizzato e così la tragicommedia scritta, diretta ed interpretata dal sindaco Massafra, va avanti» si legge nella nota. «Ciò di cui non avevamo tenuto conto però è che ci sono eventi che superano ogni più sfrenata visione del futuro ed è prerogativa di questa Amministrazione sin dal suo insediamento deliziarci con tali eventi.
Abbiamo infatti assistito al Consiglio di martedì, durante il quale, come previsto, gli otto consiglieri dissidenti hanno tirato dritto per la propria strada pretendendo, per continuare a sostenere l’Amministrazione, un totale cambiamento sia nei metodi e processi decisionali, sia in tutte le figure assessorili.
Il sindaco ha replicato che non intendeva variare né azzerare alcunché; quindi gli otto hanno abbandonato l’aula e ciò avrebbe dovuto causare lo scioglimento della seduta per mancanza del numero legale. Scriviamo “avrebbe dovuto” perché questo sarebbe stato il normale epilogo se anche l’opposizione intera (o quel che ne rimane) avesse abbandonato gli scranni. Ma ciò non è accaduto poiché i consiglieri eletti nelle liste del Partito Democratico sono rimasti al loro posto.
E così una delle più scalcinate Amministrazioni degli ultimi vent’anni viene – ancora! - salvata da un gruppo consiliare a cui gli elettori avevano assegnato il compito di fare opposizione.
Questa volta la novità è che a fare da stampella al sindaco è un partito tradizionale, fino ad ora fieramente oppositore del nulla pneumatico varato in questi mesi, e che indicava come frutto del civismo il malcostume del cambio di casacca. Sarebbe veramente straordinario, al di là di ogni più fervida immaginazione, che ora proprio gli stessi esponenti di quel partito entrassero in maggioranza, magari elemosinando un posto in giunta.
Sarebbe la prova, l’ennesima, che ciò che andiamo dicendo da anni è la pura verità. Non è la politica ad essere marcia, né tantomeno il civismo quando espressione di nobile e sincera passione per il proprio territorio. Marci sono coloro che la politica la rappresentano ogni giorno e oggi ne abbiamo ulteriore prova».











img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora