lunedì 25 novembre 2024


06/12/2015 19:42:03 - Manduria - Politica

Amleto Della Rocca, consigliere comunale Dem, non chiude la porta ad un coinvolgimento del suo partito nell’Amministrazione della città

«Il Pd coinvolto nelle consultazioni post-crisi dal sindaco Massafra? Se l’invito partirà, ci siederemo attorno ad un tavolo per ascoltare le sue idee e le sue proposte per il futuro della città. Al momento non c’è stato alcun contatto».
Amleto Della Rocca, consigliere comunale Dem, non chiude la porta ad un coinvolgimento del suo partito nell’Amministrazione della città.
«Il sindaco ha rispettato quelle che sono le procedure che si seguono in questo caso: ha dichiarato aperta la crisi amministrativa» prende atto Della Rocca. «Ora attendiamo la sua prossima mossa. Qual è la posizione del nostro partito? Se Massafra decidesse di scaricare definitivamente gli otto consiglieri che hanno richiesto l’azzeramento, con un atto che di politico non aveva assolutamente nulla, e di avviare un giro di consultazioni con i cinque consiglieri della minoranza, noi saremmo disposti ad ascoltarlo. Come già detto in Consiglio martedì, ora il foglio è bianco. Verifichiamo insieme quali contenuti apportare su questo foglio: quali le priorità e quali i tempi? Se ci fossero i margini giusti per dar vita ad una giunta di salute pubblica, che eviti l’ennesima conclusione traumatica della legislatura, noi ci siamo: è un’ipotesi che prendiamo in seria considerazione. Se però dovessero essere coinvolti nuovamente gli otto, in quel caso ci tireremmo fuori».
Gli spazi per trattare, insomma, ci sono. Anche se sullo scacchiere politico, a questo punto, la prossima mossa potrebbe essere quella degli otto consiglieri che avevano chiesto l’azzeramento della giunta e che ora si ritrovano, di fatto, relegati fuori dall’Amministrazione. L’atto politico consequenziale più naturale dovrebbe essere quello della raccolta delle firme per lo scioglimento del consesso elettivo. Alle otto firme di cui disporrebbero, se ne dovrebbero aggiungere almeno altre cinque per raggiungere l’obiettivo. E cinque sono proprio i consiglieri che, attualmente, siedono fra i banchi della minoranza. Fra questi anche i due rappresentanti del Partito Democratico.
Come si comporterebbe il Pd se si trovasse di fronte a questo bivio? Da una parte si potrebbe profilare un rimpasto con l’entrata in maggioranza; dall’altra ci sarebbe la possibilità di far sciogliere il Consiglio proprio a metà consiliatura e di anticipare le nuove elezioni con due anni di anticipo.
«A quel punto sarebbe il partito a decidere» è la risposta di Amleto Della Rocca. «Bisognerebbe prendere in considerazione diverse variabili. Quali? Bisognerebbe verificare se siamo pronti a recarci alle urne fra qualche mese. Abbiamo un candidato a sindaco autorevole? Esiste una coalizione pronta a raccogliere il testimone da quella attuale? Questi e altri quesiti che avrebbero bisogno di risposte, fondamentali prima della decisione».
La palla, dunque, ritorna al sindaco, il quale ha già annunciato che «avvierà immediatamente un giro di consultazioni con le forze politiche che hanno dimostrato senso di responsabilità e comune volontà di liberare la città dai condizionamenti e ricatti che da 15 anni inquinano, essi sì, la vita democratica».










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