A breve un incontro con i rappresentanti del Pd
Il sindaco Roberto Massafra avvierà questa sera le consultazioni con le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. L’obiettivo è quello di stringere nuove alleanze per evitare lo scioglimento traumatico della consiliatura, che è appena arrivata al giro di boa.
Il primo incontro sarà quello fra il sindaco e il Partito Democratico. Attualmente la coalizione che amministra la città può contare su 12 voti, su un plenum di 25. Ne servirebbe, pertanto, almeno uno per poter avere la maggioranza in aula.
«Non contatemi, diciamo che sono vecchio: ci ho provato perché, come molti cittadini, mi ero stufato di delegare le mie sorti a politici cinici e privi di morale. Ma non sono io il futuro» ha intanto scritto Massafra in una lettera aperta agli “irriducibili” della vecchia politica. «E non contate neanche Puglia, Girardi, Dimonopoli, Lariccia. Anche loro sono “navigati” e, come me, tentano di dare finalmente un senso compiuto ad una lunga esperienza politica.
Ma guardate quelli che hanno creduto in noi, i giovani che sono con noi: Sandra Dicursi, Marita Minonne, Emma Quaranta, Mary Giuliano, Lino De Mauro, Pierpaolo Barbieri, Federico Bentivoglio, Giuseppe Maggi. Anche loro sono in otto. È vero, parlano poco, ma sono delle persone eccezionali, hanno un loro perchè a prescindere dall’esperienza politica, rappresentano il meglio della nostra Manduria. E poi guardate anche gli altri che ci sono a fianco, Angela Moccia, Giusy Distratis, Gianluigi De Donno, Gregorio Curri, Tonino Caforio, Anna Maria De Valerio e Paride Toma, sino a quando non sono stati “sfiduciati”, e tanti altri che ci hanno supportato e ancora ci sostengono. La stragrande maggioranza di queste donne e di questi uomini non si sarebbe prestata alla politica se non avesse creduto che con noi si sarebbe potuta aprire una stagione nuova.
Il futuro è di queste persone e delle tante altre che ci sono, anche dentro i partiti, ma che stentano a farsi spazio tra i “dinosauri” della politica tradizionale. Sta ai partiti, ed in particolare al PD, decidere se respingere questa ventata di aria fresca o accettare la sfida e tentare di costruire un nuovo ideale condiviso, abbandonando anacronistiche contrapposizioni e sterili difese di posizione».