martedì 26 novembre 2024
«Siamo ancora lontani dalla gestione sostenibile dei rifiuti in Puglia»
La denuncia è del presidente di Legambiente Puglia,.jpg)
Francesco Tarantini, a margine dell’VIII edizione di Comuni Ricicloni Puglia 2015, il rapporto regionale di Legambiente che fotografa lo stato della raccolta differenziata nel 2014 e nei primi 9 mesi del 2015. Anche quest’anno, a salire sul podio il Comune di Rutigliano, nel barese, con una percentuale media di differenziata del 77,6%.
«I Comuni virtuosi e ricicloni salgono a 38 – ha detto Tarantini – ma continuano in Puglia a rimanere minoranza, continuano a rimanere eccezione, e sicuramente non sono l’ordinarietà della Regione Puglia. Noi – ha continuato - siamo anche un po' stanchi di continuare a premiare i Comuni Ricicloni, c'è bisogno di una svolta. C'è bisogno di chiudere il ciclo dei rifiuti, c'è bisogno – ha ribadito – di realizzare gli impianti, perchè in altre regioni questa svolta già c'è stata. In Campania i Comuni Ricicloni, cioè tutti quei Comuni che hanno raggiunto l’obiettivo di legge del 65% sono ben 166. Noi oggi portiamo a casa – ha spiegato – 38 Comuni su 258, con 184 Comuni che non arrivano alla soglia del 40%. La Puglia è in controtendenza rispetto alle altre regioni a livello nazionale, perchè – ha sottolineato Tarantini – è passata dallo smaltire in discarica dal 67% al 75%, quindi è una delle poche regioni, insieme alla Sicilia, legata ancora molto all’uso della discarica che non è stata penalizzata dalla leva economica dell’ecotassa e ha una media percentuale di raccolta differenziata molto bassa, il 32, 5% a fronte della media nazionale del 45,2%. C'è ancora molto da lavorare in Puglia».
Secondo Tarantini, sarebbe necessario che «La Regione proceda velocemente nel progettare e nell’imporre gli impianti». Non è tutta colpa delle istituzioni, però per Tarantini. «Ci sono a volte delle colpe di comitati e cittadini – ha detto – che si oppongono, secondo noi, in maniera veramente insensata alla realizzazione dell’impianto di compostaggio e delle isole ecologiche. Gli impianti di compostaggio in Puglia servono, perchè senza di questi – ha concluso – non si riesce a chiudere il ciclo dei rifiuti e non si riescono a valorizzare gli sforzi dei sindaci virtuosi che hanno avviato sui loro territori la raccolta differenziata porta a porta».
Francesco Tarantini, a margine dell’VIII edizione di Comuni Ricicloni Puglia 2015, il rapporto regionale di Legambiente che fotografa lo stato della raccolta differenziata nel 2014 e nei primi 9 mesi del 2015. Anche quest’anno, a salire sul podio il Comune di Rutigliano, nel barese, con una percentuale media di differenziata del 77,6%.«I Comuni virtuosi e ricicloni salgono a 38 – ha detto Tarantini – ma continuano in Puglia a rimanere minoranza, continuano a rimanere eccezione, e sicuramente non sono l’ordinarietà della Regione Puglia. Noi – ha continuato - siamo anche un po' stanchi di continuare a premiare i Comuni Ricicloni, c'è bisogno di una svolta. C'è bisogno di chiudere il ciclo dei rifiuti, c'è bisogno – ha ribadito – di realizzare gli impianti, perchè in altre regioni questa svolta già c'è stata. In Campania i Comuni Ricicloni, cioè tutti quei Comuni che hanno raggiunto l’obiettivo di legge del 65% sono ben 166. Noi oggi portiamo a casa – ha spiegato – 38 Comuni su 258, con 184 Comuni che non arrivano alla soglia del 40%. La Puglia è in controtendenza rispetto alle altre regioni a livello nazionale, perchè – ha sottolineato Tarantini – è passata dallo smaltire in discarica dal 67% al 75%, quindi è una delle poche regioni, insieme alla Sicilia, legata ancora molto all’uso della discarica che non è stata penalizzata dalla leva economica dell’ecotassa e ha una media percentuale di raccolta differenziata molto bassa, il 32, 5% a fronte della media nazionale del 45,2%. C'è ancora molto da lavorare in Puglia».
Secondo Tarantini, sarebbe necessario che «La Regione proceda velocemente nel progettare e nell’imporre gli impianti». Non è tutta colpa delle istituzioni, però per Tarantini. «Ci sono a volte delle colpe di comitati e cittadini – ha detto – che si oppongono, secondo noi, in maniera veramente insensata alla realizzazione dell’impianto di compostaggio e delle isole ecologiche. Gli impianti di compostaggio in Puglia servono, perchè senza di questi – ha concluso – non si riesce a chiudere il ciclo dei rifiuti e non si riescono a valorizzare gli sforzi dei sindaci virtuosi che hanno avviato sui loro territori la raccolta differenziata porta a porta».
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