giovedě 21 novembre 2024
Ci sarà la polemica sulla visita del sindaco in Palestina?
Nuova seduta di Consiglio Comunale, questa sera, a Sava. Alle ore 17 (ma bisogna sempre considerare un’oretta di tolleranza di ritardo), tornerà a riunirsi il massimo consesso elettivo savese, il primo dopo che è stato annunciato ed attuato il rimpasto della maggioranza, con l’entrata nella coalizione di Io Sud e con la sostituzione di due assessori (fuori Calasso e Serio, iscritti al Pd, dentro Gaetano Lomartire e Saracino, in quota a Io Sud).
Consiglio che potrebbe riservare, in avvio dei lavori (nello spazio riservato, cioè, alle interrogazioni ed alle interpellanze), delle polemiche. Il sindaco Aldo Maggi è tornato, da qualche giorno, da una visita, organizzata dall’ANCI, ai territori della Palestina e da Israele. “Missione di pace” che la minoranza ha giudicato come uno spreco di soldi pubblici, soprattutto in un momento di grave crisi (questo il senso di un manifesto fatto affiggere sui muri della città dal PdL nei giorni scorsi). Non è improbabile, quindi, che qualche consigliere di minoranza chieda conto di questo viaggio.
Per il resto, l’ordine del giorno non propone niente di particolarmente interessante e rilevante dal punto di vista politico e amministrativo. Si aprirà con una comunicazione del sindaco. Poi si discuterà la richiesta presentata dal consigliere Dario Iaia e da altri sei consiglieri tesa alla rimodulazione della composizione delle Commissioni Consiliari. Rimodulazione necessaria ora che Io Sud è entrato a far parte, ufficialmente, della maggioranza.
Il Consiglio Comunale, quindi, sarà chiamato ad approvare una seconda variazione del programma triennale delle Opere Pubbliche (il settore è ora guidato da un nuovo assessore: Gaetano Lomartire). Quindi si discuterà la richiesta di concessione di suolo pubblico in piazza Collodi per l’ampliamento di un chiosco; il saldo delle competenze legali per un ricorso amministrativo al Tar di Lecce (competenze che sembrano rientrare nei debiti fuori bilancio); infine il riconoscimento di un altro debito fuori bilancio riveniente da una causa civile.
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