martedì 26 novembre 2024


22/12/2015 19:10:27 - Salento - Attualità

I Verdi: «Ritenevamo che la proposta dilettantistica di Silletti fosse un metodo semplicistico e superficiale, che evidenziava l’irragionevolezza delle misure imposte, alla luce di dati scientifici incompleti»

«E’ con enorme soddisfazione, ma con altrettanto rammarico, che apprendiamo della decisione della Procura di Lecce in merito all’ “affare xylella”. La stessa evidenzia i macroscopici errori commessi in danno degli agricoltori, da parte di chi ha ordinato l'eradicazione degli ulivi.
Abbiamo sempre sostenuto che l’unico nostro vero alleato è stata ed è la Magistratura che, a dispetto dei politicanti, ha reso giuridicamente intelligibile ogni nostra denuncia. A memoria d’uomo, non ricordiamo alcuna contestazione, fatta dai noi Verdi che non abbia trovato riscontro in atti giudiziari, soprattutto perché sostenuta da dati scientifici ed effettuata nell'osservanza di principi elementari, come la precauzione e l'interesse collettivo.
Ritenevamo che la proposta dilettantistica di Silletti fosse un metodo semplicistico e superficiale, che evidenziava l’irragionevolezza delle misure imposte, alla luce di dati scientifici incompleti, e l’incapacità di affrontare correttamente questioni di carattere emergenziale, coinvolgenti aspetti salutistici, economici, ambientali e culturali.
Non si poteva considerare l’abbattimento degli ulivi come un rimedio per salvarli.
Leggiamo sui giornali che taluni si sentono offesi dalle dichiarazioni della Procura, ma ormai siamo alla mistificazione della realtà! In un incontro tenutosi a settembre con il presidente Emiliano, avevamo auspicato un confronto, avevamo suggerito pratiche alternative dall’eradicazione, avevamo chiesto di porre alla base di scelte irreversibili un supporto scientifico inoppugnabile, anche di livello internazionale, se fosse stato necessario, ma evidentemente la voglia di protagonismo e la bramosia del potere, hanno prevalso sulla diligenza del “buon padre di famiglia”.
Chi deve dolersi e sentirsi offeso sono le migliaia di cittadini, uomini e donne, che strenuamente hanno tentato di difendere gli ulivi che si sono visti assediati, che hanno pianto, che hanno subito soprusi e denunce, che hanno presidiato il loro territorio sotto il freddo, la pioggia, senza mangiare e senza dormire, a dispetto di chi si è trincerato dietro l’inutile burocrazia e i proclami fatti dalla propria scrivania al caldo, dimostrando tutta l’incapacità di rivestire ruoli prestigiosi di governance. A costoro, alla prova dei fatti, diciamo che serve un atto di resipiscenza, da concretizzarsi attraverso doverose dimissioni.
Noi Verdi restiamo nella convinzione, così come afferma anche la Procura, che dietro queste decisioni, si celino insidie speculative e interessi privati, di vario tipo e diversa origine, anche da parte di Multinazionali, che, per il “Dio denaro”, sono pronte a tutto! Mai come questa volta speriamo di essere smentiti, ma intanto indirizziamo un caloroso grazie alla Magistratura».
 
I co-portavoce regionali dei Verdi
Cesareo Troia
Lavinia Torre










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