Quale falò si spegnerà per primo? Chi dovrà sottoporsi alla tintura dei capelli?
Fra Alfredo Longo, sindaco, e don Antonello Prisciano, parroco, la “singolar tenzone” continua.
Seppur a distanza, il “duello” all’ultimo tronco di albero si è “acceso” nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale, dopo aver coinvolto i due grossi rioni del paese: quello che è nato intorno all’ex convento, ora sede del municipio, e l’altro, edificato attorno alla chiesa Madre.
L’ha sfida l’ha lanciata alcuni giorni fa il primo cittadino.
«I cittadini di ogni quartiere devono raccogliere la legna per i due falò dedicati a Gesù Bambino: io rappresenterò il falò del convento, don Antonello quello della chiesa Madre. Se vinco io (ovvero se il fuoco della chiesa Madre si spegnerà per primo), visto il capello brizzolato di don Antonello Prisciano, farò al reverendo una bella “tinta nera”. Se invece sarà proprio il fuoco del convento a spegnersi per primo, io sono pronto a sottopormi all’acqua ossigenata..».
Mentre sino all’anno scorso era il Comune ad acquistare la legna e a distribuirla, in parti uguali, agli organizzatori dei due falò (la cui legna vediamo accatasta, prima dell’accensione, nella foto gentilmente concessaci da “Maruggio e dintorni story”), quest’anno l’intraprendente sindaco Longo è riuscito, in un colpo solo, a “tagliare” una spesa per le casse comunali e, soprattutto, a coinvolgere con entusiasmo gli abitanti dei due rioni, che hanno riscoperto questa tradizione.
A distanza di oltre due giorni dall’accensione dei due falò, avvenuta in contemporanea, le fiamme sono ancora accese. Infatti, i due comitati hanno la possibilità di utilizzare della legna accatastata nei garage di alcune abitazioni come scorta.
Il sindaco ha dichiarato di avere legna per tenere il fuoco acceso per ancora tre giorni; il parroco non scopre invece le proprie carte. Mentre il parrucchiere attende: sarà don Antonello a tingere di nero i capelli brizzolati, oppure Alfredo Longo a diventare biondo?