E’ firmata anche dal consigliere Giuseppe Turco
“Una proposta che migliora non solo l’offerta sanitaria ma che offre un valido supporto a soggetti sia con disabilità, sia a forte disagio sociale”. Lo dichiara il presidente del gruppo consiliare La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, primo firmatario della proposta di legge, depositata all’attenzione del consiglio regionale, “Interventi assistiti con gli animali. Riabilitazione attraverso l’utilizzo del cavallo-ippoterapia”.
Il provvedimento, sottoscritto anche dai consiglieri Alfonso Pisicchio e Giuseppe Turco e dal collega del Pd Sergio Blasi, prevede interventi mirati con l’utilizzo della riabilitazione equestre quale tecnica terapeutica integrativa, col fine specifico della riduzione dei danni motori, sensoriali, cognitivi e comportamentali di pazienti disabili. “La Regione Puglia, con la legge 11 del 21 maggio 2008 – dichiara Pellegrino - ha emanato le norme in materia di terapia e attività assistite dagli animali ma non hanno mai trovato attuazione. Inoltre, tale legge risulta ormai superata dal recente accordo siglato tra Stato e Regioni nel marzo del 2015, ‘Linee guida nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA)’. E la riabilitazione equestre viene riconosciuta come terapia assistita con gli animali (TAA). Non a caso – sottolinea Pellegrino - l’impiego del cavallo diventa un intervento di supporto finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale rivolto a soggetti affetti da patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine”.
La proposta di legge, disposta su undici articoli, prevede la costituzione di un’apposita commissione paritetica e composta da professionisti, a titolo gratuito, con funzioni consultive per i diversi IAA. E prevede l’adozione successiva di un apposito regolamento indicante i requisiti dei soggetti e delle strutture.
“Dalla attuazione di questa legge – conclude il presidente Pellegrino – non derivano in alcun modo nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale perché grazie alla normativa ancora vigente sono già disponibili risorse umane, finanziarie e strumentali”.