Gherardo De Carlo: «Il mio pensiero politico su quanto sta accadendo a Manduria»
«Come ogni buon cittadino, ho seguito le vicende che si susseguono nel Comune di Manduria e, come ogni elettore attivo, mi permetto di trarre le mie valutazioni politiche.
L’attuale sistema elettorale porta inevitabilmente a coalizzarsi, spesso in forme non omogenee, ma necessarie per risultare vincenti sotto l’aspetto politico e amministrativo. Purtroppo, con la “morte” dei partiti tradizionali e la scomparsa delle segreterie politiche ogni consigliere eletto segue il proprio “percorso” politico, dimenticando, molto spesso, quanto assicurato e promesso in campagna elettorale.
Le coalizioni politiche si presentano con un loro programma politico e sarebbe logico che tale linea politica venisse pedissequamente seguita da ogni eletto di quella coalizione.
Nelle ultime elezioni Comunali vi è stata la vittoria elettorale da parte della coalizione guidata da Roberto Massafra, che, come la legge prevede, ha provveduto a formare la propria “squadra politica”.Qquesto mi è apparso al dir poco normale e ovvio. Ma, all’improvviso, sono arrivati i primi “mal di pancia” da parte di consiglieri che hanno un concetto molto personale della politica, sentendosi gli unici portatori del sapere.
La mancanza delle segreterie politiche (mi riferisco alle liste civiche) ha portato a dei cambiamenti nella giunta, con l’ingresso, a mio modesto parere, di persone capaci di guidare la stessa macchina amministrativa, che avrebbero dovuto consentire un allargamento della maggioranza, anche in previsione di importanti impegni politici (vedi lo scarico a mare, vedi l’ufficio del giudice di pace, vedi il contrasto a dilagare dell’abusivismo ect. ect).
Un politico serio e amante della propria città cosa avrebbe dovuto fare? Certamente appoggiare in piano l’operato del sindaco, mediante l’apporto di idee per la risoluzione di ogni singolo problema. Come si può non essere uniti nello scarico a mare? Come non si può essere coesi nel non perdere l’Ufficio del Giudice di Pace a Manduria? Come non si può essere coesi nel risolvere i problemi dell’abusivismo? Come non si può essere coesi nello stare al fianco di imprenditori che vedono nella nostra città la “città del vino Primitivo” e non solo?
Invece, accade che alcuni hanno visto la loro posizione “oscurata” da altri colleghi che ben operavano e che godevano e godono della stima degli loro elettori. A molti di loro è venuto un “forte mal di pancia” che ha portato al ricatto politico e personale: che squallore, che pochezza, che miseria…
A questi dico che la politica è dare il meglio di se stessi, la politica è proporre e vivere sul territorio e parlare con la gente è capire come risolvere i problemi è lavorare e poi lavorare e infine lavorare.
Un consiglio di chi per anni e anni ha fatto politica attiva: sindaco, continui per la sua strada, faccia la giunta che lei riterrà più consona alle esigenze della città di Manduria, si faccia affiancare, come del resto ha fatto, da persone capaci a svolgere il compito a loro assegnato, vada in Consiglio Comunale e chieda la fiducia. Così finalmente si capirà chi ama realmente la nostra città e chi vuole che Manduria sprofondi nella piena e totale anarchia.
Ai “dissidenti” dico solo: cercate di capire che la politica è dare il meglio di se stessi senza chiedere. La politica è cercare di essere vicino alla gente e lavorare per il proprio territorio, nulla’altro».
Gherardo Maria De Carlo