venerdì 22 novembre 2024


31/12/2015 10:27:41 - Manduria - Politica

Siglata la tregua, ma le parti restano distanti sulla convivenza con Centro Democratico e Nuovo Centro Destra

Il sindaco Roberto Massafra azzera la giunta, ma ottiene, al tempo stesso, anche le dimissioni del presidente del Consiglio Comunale, Nicola Dimonopoli.
Siglata la tregua, dunque, tra il gruppo dei 13 consiglieri che premono per la ricostituzione dell’originaria maggioranza che vinse le Comunali del 2013 e quello del sindaco Roberto Massafra, che, unitamente ad altri 6 consiglieri comunali, ha sin dall’inizio manifestato la propria contrarietà ad una forma di politica “ad escludendum” (in questo caso dei due partiti che sono entrati a far parte della maggioranza con il rimpasto dell’estate del 2014)..
Dopo il tentativo a vuoto della seduta di lunedì pomeriggio, in cui le due parti sono rimaste ancorate sulle proprie posizioni, la situazione di stallo è stata superata nel corso del Consiglio Comunale in seconda convocazione dell'altro ieri. In apertura dei lavori si è rischiato nuovamente il “muro contro muro”. Il sindaco Massafra, dal canto suo, ha ribadito la posizione già espressa 24 ore prima: ovvero la disponibilità ad azzerare la giunta solo in presenza di un contemporaneo documento di dimissioni del presidente del Consiglio Comunale (reo di aver sottoscritto la richiesta degli altri 12 consiglieri e, quindi, non più super partes), o, in alternativa, le sue dimissioni, che avrebbero aperto la vacatio dei 20 giorni, termine utile per verificare la possibilità di superare contrasti e divisioni esistenti attualmente.
«Il chiarimento politico fra le due parti non è avvenuto certamente per mia responsabilità» le parole del primo cittadino. «Mi chiedete di azzerare la giunta: lo farò solo se anche il presidente del Consiglio rimette la sua carica. Firmando, ha fatto una scelta ben precisa, dimostrando di non essere più super partes. Pertanto, essendo stata questa carica attribuita non per virtù divine, ma al momento della divisione delle cariche organi grammatiche, è giusto che si dimetta anche Nicola Dimonopoli».
Al sindaco Massafra ha replicato inizialmente proprio lo stesso presidente del Consiglio.
«Non sono attaccato alla poltrona, ma io sono stato votato dal Consiglio e abbandonerò la carica solo se sarò sfiduciato per una giusta causa».
E’ stato poi Enzo Andrisano (Proposta per Manduria) a chiedere la sospensione dei lavori per cercare di uscire dallo stato di empasse. Al ritorno in aula l’annuncio della volontà del sindaco di ritirare le deleghe a tutti gli assessori e, nel contempo, quello di Dimonopoli di rimettere anche la sua poltrona.










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