L’arbitro poi si reca anche al pronto soccorso: la prognosi indica in tre i giorni necessari per la guarigione
Ai calciatori della squadra di casa, indispettiti dalla direzione arbitrale, saltano i nervi e il direttore di gara, lamentando un calcio ricevuto ad una gamba nella bagarre delle proteste, sospende l’incontro a sette minuti dal termine.
E’ stato questo l’epilogo dell’incontro fra Don Bosco Manduria e Puglia Sport Laterza di Prima Categoria.
La squadra di casa è passata per prima in vantaggio. Il direttore di gara, Francesco Capobianco della sezione di Taranto, ha poi concesso un penalty agli ospiti: decisione contestata dai calciatori locali. L’arbitro è stato irremovibile e il Puglia Sport Laterza ha trasformato il penalty.
Nella ripresa è stato il Don Bosco a reclamare un rigore, ma anche in questa circostanza, la valutazione dell’arbitro è stata differente.
A sette minuti dal termine, il Puglia Sport ha realizzato la rete del 2-1, che secondo i locali era viziata da un’evidente carica sul portiere locale. Si è acceso un capannello di proteste e, pare, un calciatore di casa ha colpito l’arbitro con un calcio ad una gamba. Dopo aver estratto il cartellino rosso, l’arbitro ha abbandonato il rettangolo di gioco, ritenendo chiuso l’incontro.
Dopo la doccia, si è recato presso l’ospedale “Giannuzzi” di Manduria, i cui sanitari hanno diagnosticato tre giorni di prognosi.