Per la prima volta nella storia della secolare tradizione novolese, un nutrito gruppo di donne scende in piazza oggi per lavorare alla costruzione della “focara”
La focara si veste di rosa. Per la prima volta nella storia della secolare tradizione novolese, un nutrito gruppo di donne scenderà in piazza per lavorare alla costruzione della “focara”, il tradizionale falò che ogni anno viene acceso la sera del 16 gennaio in onore di Sant’Antonio Abate. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “Rione Stazione di Novoli” ed ha trovato subito l’adesione di numerose volontarie che si uniranno agli uomini del Comitato Festa Sant’Antonio Abate per offrire una giornata di lavoro a devozione del Patrono di Novoli.
Le “donne della fòcara” si sono ritrovate questa mattina, alle ore 8.30, in piazza Tito Schipa dove hanno ricevuto la benedizione del parroco don Luigi Lezzi e poi, guantoni alle mani, hanno iniziato i lavori che da sempre sono stati affidati agli uomini del paese.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Novoli Gianmaria Greco e dal presidente del Comitato festa Eriberto Milli.
“Tra le tante novità di quest’anno registriamo con grande piacere anche l’adesione delle donne volontarie per la costruzione della focara.”, sottolinea il sindaco Gianmaria Greco. “È una iniziativa che ci inorgoglisce perché abbatte secolari barriere che vedevano solo gli uomini del paese impegnati nella costruzione della focara. Siamo certi che con la propria sensibilità le donne daranno un contributo prezioso per rinsaldare la nostra tradizione e quel legame forte della comunità novolese con il Santo Patrono Antonio Abate. Grazie all’associazione Rione stazione per aver promosso l’iniziativa”.