Purtroppo, spesso, si dona il sangue solo quando ne ha bisogno un parente
L’appello ha colto nel segno: nella sola mattinata di ieri, ben 27 sono state le donazioni effettuate presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale “Perrino”. Ma evidentemente non basta perchè riscontri di simili proporzioni dovrebbero avvenire ogni giorno e, soprattutto, non dietro apposita sollecitazione, laddove le urgenze a cui far fronte sono quotidiane.
«Stiamo messi male, inutile negarlo - dice al riguardo la dott.ssa Antonella Miccoli; ad esempio, ieri, malgrado la discreta affluenza di donatori, abbiamo potuto assecondare solo i casi più urgenti, limitando tantissimo la microcitemia e creando nei pazienti affetti un po’ di malumore. L’impressione è che sia cambiato qualcosa perchè, se è vero che le richieste sono aumentate, è altrettanto vero che il numero di donatori è diminuito, altrimenti non si spiegherebbe per quale ragione in un periodo come questo ci ritroviamo in simile difficoltà. Non era mai successo e questo vorrà pur dire qualcosa».
«Ci stiamo accorgendo, in altre parole - aggiunge - che buona parte dei donatori si fanno vedere solo quando ad avere bisogno di sangue è qualche parente o amico e questo non va bene. Per far fronte a tale carenza, da un po’ di tempo a questa parte stiamo organizzando ogni domenica ben tre raccolte itineranti per volta e anche questo in passato non era mai successo».