Il gruppo vicino al sindaco Massafra e quello dei 12 consiglieri restano ancorati alle proprie posizioni e per la crisi amministrativa non si intravede alcuno spiraglio
Crisi amministrativa, bocce ancora ferme. Il gruppo vicino al sindaco Massafra e quello dei 12 consiglieri restano ancorati alle proprie posizioni e per la crisi amministrativa non si intravede alcuno spiraglio. Al momento, sembra esserci un’unica certezza: nessuno vuole andare a casa e, quindi, la consiliatura proseguirà.
Si resta arroccati ad oltranza sulle rispettive posizioni, senza preoccuparsi degli effetti di una crisi che ormai dura da un mese e mezzo. Ognuno spera che a cedere sia la controparte e tutti, nello stesso tempo, sono determinati a non restituire il mandato agli elettori. Non c’è alcuna volontà di venirsi incontro, superando i tanti veti presenti (nell’uno e nell’altro gruppo), anche perché, allo stato attuale, non esiste il rischio dello strappo definitivo. In questa disputa, insomma, ognuno vuole trarre il massimo. I 12 vorrebbero far fuori i due partiti che sono entrati in maggioranza con il rimpasto dell’estate del 2014. La giustificazione ufficiale è legata al “fallimento” dell’attività amministrativa in quest’ultimo anno e mezzo.
Facile dedurre come il “taglio” dei due partiti sia più funzionale a rimettere in gioco le cariche a loro sinora attribuite (due assessorati e la delega a presidente dell’Ufficio del Piano di Zona), per soddisfare compiutamente gli appetiti di tutti.
Dall’altra parte, il sindaco Massafra non vuole assolutamente rinunciare ai propri “fedelissimi”. E’ perfettamente consapevole che l’orientamento dei 12 è finalizzato soprattutto a indebolire la sua figura e, quindi, la sua influenza.
«Non accetto che qualcuno mi imponga di escludere dal governo della città chi sinora ha dimostrato di saper amministrare con onestà, passione, capacità e spirito di servizio» la sua giustificazione ufficiale in un post caricato nella pagina facebook del primo cittadino.
Nello stesso tempo, dal sindaco Massafra giunge il veto deciso all’indicazione come assessore di Enzo Caprino, che dovrebbe rappresentare in giunta il gruppo misto.
«Non è possibile coinvolgere chi, per due anni e mezzo, è stato, con le sue continue critiche, una spina nel fianco dell’Amministrazione» chiosa Massafra.
Posizioni, insomma, distanti anni luce. Non c’è nessuna disponibilità alla mediazione: i 12 hanno anche indicato la ripartizione degli assessorati, proposta che il sindaco non intende assolutamente prendere in considerazione. E intanto la città continua a rimanere senza giunta...