venerdì 22 novembre 2024


20/01/2016 18:46:35 - Manduria - Politica

«Il sindaco vuol tentare di dar vita ad un’Amministrazione senza i dodici? Se così fosse, sarebbe sicuramente una strada impervia, che non porterebbe nulla di buono alla città»

«La crisi amministrativa non si sblocca? Stiamo tentando di dialogare con il sindaco Massafra, che, però, intende incontrare solo singolarmente i vari movimenti del gruppo dei dodici consiglieri. Non comprendiamo perché rifiuta di avviare un confronto in cui siano presenti tutti. Il suo è un “muro contro muro” sterile, che non porterà da nessuna parte».
Francesco Turco, portavoce del gruppo “Proposta per Manduria”, analizza le difficoltà che si incontrano per varare una nuova coalizione.
«Il gruppo dei dodici aveva invitato i consiglieri di “Manduria Futura”, il partito del sindaco, per un confronto da tenersi sabato scorso» aggiunge il dott. Turco. «Ma nessuno dei tre consiglieri si è presentato all’appuntamento. Credo sia essenziale avviare un dialogo costruttivo fra tutti i consiglieri che dovrebbero dar vita alla nuova amministrazione. E’ importante trovare l’intesa per il lavoro da pianificare. Ma il sindaco Massafra è arroccato sulle proprie posizioni: sente singolarmente i consiglieri, non sappiamo per quale obiettivo. Vuol tentare di dar vita ad un’Amministrazione senza i dodici? Se così fosse, sarebbe sicuramente una strada impervia, che non porterebbe nulla di buono alla città».
I dodici continuano a chiedere l’estromissione dalla maggioranza dei due partiti (Nuovo Centro Destra e Centro Democratico) che non facevano parte dell’originaria coalizione che ha vinto le Comunali del 2013. Ancora più deciso è il veto posto ad un eventuale ingresso in maggioranza del Pd.
«Siamo alternativi al Pd» la posizione di Francesco Turco. «Si verrebbe a creare un miscuglio incomprensibile a livello politico».
Massafra e i dodici, insomma, continuano a parlarsi a distanza. Il gruppo dei dodici avrebbe anche formulato una bozza dell’organigramma: due assessori a Proposta per Manduria (una delega alle Finanze e una da concordare); un assessorato alla Lista Girardi (Lavori Pubblici), che poi chiede di esprimere anche l’indicazione per il presidente del Consiglio (Leo Girardi o la riconferma di Nicola Dimonopoli), un assessorato a Noi Centro (dovrebbe essere riconfermato Paride Toma); un assessorato al Gruppo Misto, che avrebbe perso uno dei tre consiglieri, ovvero Giuliano.
Il sindaco Massafra continua a ritenere irricevibile questa proposta.
«Questo gruppo conta 12 consiglieri» fa notare Francesco Turco. «Crediamo che la ripartizione sia corretta. In ogni caso, è sicuramente più sbilanciata la richiesta del sindaco, il quale, disponendo solo di sei consiglieri, oltre alla carica di primo cittadino, rivendicherebbe tre posti in giunta: uno per “Manduria Futura”, uno per il Nuovo Centro Destra e uno per il Centro Democratico».
In questo quadro di grossa difficoltà a dialogare, il tempo trascorre velocemente: la crisi è in corso da circa un mese e mezzo, mentre la città è senza giunta da una ventina di giorni. Naturalmente non si potrà procedere ancora a lungo in questo clima di incertezza e senza assessori. Ciò che la città inizia a temere è lo scioglimento del consesso oltre il termine ultimo per poter votare in primavera. Anche se, da quel che sembra, i più sono convinti che nessuno dei “contendenti” vuole realmente mollare il proprio scranno elettivo.
«Su questo non sono d’accordo» ribatte il rappresentante di “Proposta per Manduria”. «Il gruppo dei dodici non vede alternative alla proposta avanzata. Se non si uscirà da questa situazione di empasse, sarà seriamente presa in considerazione l’ipotesi di sfiduciare il sindaco in Consiglio Comunale».










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