Ottima prova dei biancoverdi, nonostante le assenze e i tanti elementi in non perfette condizioni fisiche
MANDURIA-T. MAGLIE 2-0
MANDURIA: Raimondo, Olivieri, De Valerio; Erario, Mancuso (s.t. 17’ Quaranta), Mero; Riezzo (s.t. 41’ Dautaj), Greco, Scarciglia, Arcadio, De Pascalis. All.: Cosma.
MAGLIE: Petrarca, Mastria, Mazzeo (s.t. 1’ Conoci); Caravaglio, Nestola, Biasco; Leanza (s.t. 13’ Cerfeda), Giordano, Iunco, Di Santantonio (s.t. 16’ Montagna), Dell’Anna. All.: Sportillo.
ARBITRO: D’Oronzo di Barletta.
RETI: p.t. 36’ Riezzo; s.t. 32’ Arcadio.
MANDURIA – Nonostante un organico ai minimi termini (falcidiato da squalifiche e infortuni) e alcuni elementi in non perfette condizioni, il Manduria, supplendo alle assenze con una prova tutto cuore e grinta, supera anche il Maglie e plana nei quartieri alti della classifica. Poca cosa i leccesi: solo la tecnica di Di Santantonio, però molto incline alle simulazioni (sostituito, ha avuto una dura reazione nei confronti dell’allenatore).
In avvio si vede di più il Maglie, ma solo su azioni scaturite da calcio franco. Al 6’ angolo di Di Santantonio e girata di testa di Giordano, che taglia l’area, ma si spegne a lato. Al 13’ Di Santantonio ci prova su punizione, ma Raimondo, ancora una volta in giornata di grazia, si distende e devia. Al 14’ ancora il numero 10 del Maglie, con un diagonale impreciso.
Il Manduria impiega una ventina di minuti per carburare. Al 18’ Riezzo lascia intravedere che oggi è la sua giornata: calcia con precisione e potenza una punizione dai 25 metri, che il portiere avversario neutralizza in tre tempi. Al 23’ batti e ribatti nell’area piccola biancoverde, sino a quando Raimondo neutralizza la sfera.
Al 32’ il Manduria passa: Riezzo, tutto spostato a sinistra e a circa 30 metri dalla porta, lascia partire un fendente che si insacca nell’angolino alla sinistra del portiere. Un gol da cineteca, che difficilmente si vedono in queste categorie.
Nell’ultimo minuto del primo tempo, un tiro cross di Giordano rimbalza sulla parte alta della traversa e termina fuori.
Nella ripresa Riezzo, al 6’, sfugge alla difesa salentina e Nestola lo stende sulla linea dell’area grande: il difensore centrale se la cava con un giallo. Al 12’ l’azione più pericolosa del Maglie: Iunco si aiuta con un fallo (non rilevato dall’arbitro) all’inizio della sua percussione, entra in area e trova un eccellente Raimondo che gli chiude lo specchio della porta. Al 27’ punizione battuta da Iunco: il primo tentativo è ribattuto dalla barriera, il secondo è neutralizzato da Raimondo. Al 31’ Grazioso ci prova da lontano, ma Raimondo c’è.
Sulla ripartenza, il Manduria trova sbilanciato il Maglie: Arcadio prende palla, entra in area e supera con un magico pallonetto il portiere avversario. Due minuti dopo il Maglie resta in 10: Biasco prima rimedia un giallo per un’entrata irregolare e, successivamente, ne rimedia un secondo (e quindi anche il cartellino rosso) per proteste.
L’ultima parte della gara è controllata con grande sagacia dal Manduria (nonostante l’infortunio a Mancuso), che sfiora la rete con Greco al 36’ (la palla lambisce il palo), e con Scarciglia al 38’ (ben servito da Riezzo, non riesce a piazzare il piattone).
Davvero un bel Manduria, che, con il cuore ma anche con grande lucidità, è riuscito a supplire alle tante assenze e ha matato una squadra che era partita per vincere il campionato.
Restando con i piedi ben piantati a terra, forse il Manduria potrebbe puntare a qualcosina in più della semplice salvezza.