Katia Malagnino, segretaria del Pd manduriano, replica alle accuse che le sono state rivolte dei componenti dimissionari dell’esecutivo
«Ribadisco con convinzione la validità del percorso intrapreso, condiviso anche dai livelli provinciali e regionali nonché dai due onorevoli del Pd del territorio».
Katia Malagnino, segretaria del Pd manduriano, replica alle accuse che le sono state rivolte dei componenti dimissionari dell’esecutivo.
«Nel percorso avviato dal primo cittadino, le trattative sono state condotte dalla delegazione che garantiva rappresentatività dell’intero Pd locale» rimarca Katia Malagnino. «Si sono incontrati donne e uomini dotati di grande senso di responsabilità, disposti a discutere, a confrontarsi accantonando posizioni preconcette e pregiudizi. E’ stato possibile trovare un’intesa su quelle che sono le emergenze da affrontare a Manduria, le priorità, i progetti da sostenere, avviare e portare a termine.
Ogni incontro tenuto dal Pd con il sindaco, nel corso di quest’ultimo mese, è stato sempre discusso all’interno del partito, con immediati e urgenti incontri.
Si apre una nuova fase dell’azione amministrativa, alla quale il Pd fornirà un contributo determinate, e conseguentemente si aprirà una nuova fase anche per la segreteria politica del Pd locale, che contribuirà al lavoro dell’assessorato affidato al nostro partito.
Inoltre, tenuto conto che alcuni hanno inteso lasciare il ruolo a loro affidato nella segreteria politica del Pd di Manduria, accetto le loro dimissioni. Colgo l’occasione per presentare il nuovo esecutivo, confermando uomini e donne che hanno dato sempre il loro contributo in questi anni, tra cui Marinella Carrone, Angelo Locorotondo e il giovane democratico Francesco Pio Gennari, i quali saranno coadiuvati da Michele De Valerio, Massimo Attanasio, Vincenzo Malorgio, Leonardo Notarnicola e Mario D’Oria».