A Latiano si spera nella visita di papa Francesco
Nel 2016 è rinata, in molti latianesi e non, la speranza e l’entusiasmo per una possibile venuta del Santo Padre, Papa Bergoglio, nella terra brindisina, che onorerebbe la figura del Beato Bartolo Longo. È un auspicio che sollecita tutti ad intensificare il ricordo e l’attenzione sul mistero che ha reso celebre la sua opera di carità che si è estesa, per altre vie e circostanze, sino in India.
La sua opera e la sua testimonianza proprio qui hanno portato alla nascita in soli tre anni di un Orfanotrofio nel Sud del Paese, che porta il nome del Beato, mentre, poco lontano, sempre nella regione di Talarkulam è stata inaugurata una scuola cattolica, che accoglie oltre centocinquanta bambini. Una vera e propria istituzione, ben organizzata e condotta da Padre Alessandro Ravindran, ormai conosciuto in varie Parrocchie italiane, che lo sostengono in questa impresa, condotta con lo stesso zelo missionario che animò il carisma del Beato Bartolo Longo.
Padre Alessandro ha già realizzato ora ha in progetto la costruzione di un orfanotrofio femminile e di una casa che accoglierà gli ultimi diseredati, coloro che, vicini alla morte, vengono totalmente abbandonati per strada.
Per questo impegno di grande solidarietà, al fine di coordinare nuovi aiuti, partirà nei prossimi giorni una delegazione da Mesagne e da Osimo (An), formata da Giusy Galeone, Vita Gioia, Pietro Gazzella ed altri amici, già veterani per i precedenti viaggi presso l’Orfanotrofio in India, che quest’anno assumeranno un particolare significato per questa nuova Missione di Carità, sotto l’auspicio del Beato Bartolo Longo e di Madre Teresa di Calcutta.
Il loro arrivo è previsto proprio a Calcutta, dove saranno ospitati presso la casa di Madre Teresa. Ad attenderli sarà Padre Alessandro, che già conta sull’aiuto delle Missionarie della Carità di Madre Teresa, affini alle radici carismatiche del Beato Bartolo Longo, anche Lui toccato dall’amore verso i poveri, dalla carità verso gli abbandonati.
«Disse Gesù: “Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma Colui che mi ha mandato”» (Mc 9,36-37).