In Puglia solo il 13% dei bambini gioca nei giardini pubblici, il 4,1% in campi o prati e l’11,9% nei cortili
“L’emergenza rifiuti e l’episodio scoperto oggi a San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, è un grave attentato ad alcuni diritti fondamentali dell’infanzia, primi fra tutti il diritto alla salute - sancito dall’articolo 24 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza -, quello a condizioni di vita adeguate alla crescita e allo sviluppo, stabilito nell’articolo 27, e quello al gioco, fissato dall’articolo 31”, ha commentato Raffaela Milano, direttore Programmi Italia Europa di Save the Children, l’organizzazione dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e promuoverne i diritti.
L’Organizzazione sottolinea l’enorme gravità del fatto, specificando che troppo spesso sono i bambini a subire i danni più gravi per la salute, legati al cattivo smaltimento dei rifiuti, spesso illegali, altamente tossici e nocivi.
Episodi come questo, secondo Save the Children, non rendono fruibili gli spazi pubblici all’aperto da parte dei bambini, favorendone al contrario la sedentarietà, in una regione, la Puglia, che tra l’altro è una tra quelle in Italia che registra il più esiguo utilizzo di giardini pubblici (13%), di campi o prati (4,1%) o cortili (11,9%) da parte di minori tra 3 e 10 anni.
“Vivere in una parte del nostro Paese piuttosto che in un'altra equivale, purtroppo, a maggiori o minori opportunità per i più piccoli”, conclude Raffaela Milano. “L’emergenza rifiuti, in Puglia come in altre aree del nostro Paese, deve essere risolta senza più indugi, superando finalmente difficoltà con cui il territorio si scontra da anni. In gioco ci sono i diritti fondamentali dei bambini della regione, che devono essere garantiti al pari di quelli dei loro coetanei italiani.”