Sugli scudi ancora Riezzo, Calò e Mancuso
MANDURIA-RACALE 1-0
MANDURIA: Raimondo, Olivieri, De Valerio; Erario, Calò, Mancuso (s.t. 27’ Massari); Riezzo, Greco, Scarciglia, Gennari (s.t. 35’ Quaranta), De Pascalis. All.: Cosma.
RACALE: Drammeh, De Icco, Ciurlia; Galati, Gravante, Pasca; Patera (s.t. 36’ Trotta), Pellegrino, Portone (s.t. 20’ Cresta), Elia, Piccinonno (s.t. 27’ Margarito). All.. Quaranta.
ARBITRO: Destino di Brindisi.
RETE: s.t. 8’ Scarciglia.
MANDURIA – Il Manduria allunga la serie positiva: 6 successi e 2 pareggi negli ultimi 8 turni, per un totale di 20 punti. Nessuno è riuscito a fare più punti della squadra biancoverde nel girone di ritorno. Un ritmo pazzesco che ha portato il Manduria, con la vittoria odierna sul Racale, ad appena 4 punti dalla seconda piazza della classifica e ad un punto dal terzo posto.
Eppure la gara non si era messa bene per il Manduria (privo di Arcadio) nel primo tempo. Il Racale, che in settimana aveva cambiato l’allenatore e aveva ingaggiato l’attaccante Portone, è stato abile ad inaridire, con costanti raddoppi, le fonti di gioco dei biancoverdi.
La cronaca registra una maggiore vivacità della formazione ospite, più reattiva e più caparbia in tutte le parti del campo. Al 4’ il primo pericolo lo costruisce il Manduria: discesa di Gennari, cross al centro dopo Scarciglia non riesce a dare il tocco di sponda vincente alla sfera. Al 7’ conclusione alta di Elia dalla distanza.
All’11 il primo dei 9 angoli del Racale. De Icco, ex della gara insieme a Cresta (che è partito dalla panchina), devia debolmente e Raimondo riesce a deviare nuovamente in angolo. Sul corner successivo, Portone, di testa, non inquadra la porta.
Al 14’ punizione di Greco, colpo di testa di Scarciglia parato da Drammeh. Al 22’ bel passaggio filtrante di Patera per Elia, la cui conclusione è da dimenticare. Al 27’ punizione battuta a sorpresa dal Manduria consente a Riezzo ad entrare in area con la difesa ospite impreparata; ma il suo cross attraversa tutta l’area piccola senza che nessun compagno di squadra riuscisse a deviare in gol. Al 39’ ancora il tandem Elia-Patera: il primo scodella al centro, il secondo non si fa trovare all’appuntamento.
Al 42’ altra occasione per il Racale: cross in area, la difesa spazza, riprende De Icco (anche oggi in gran spolvero), che non inquadra la porta. Al 44’ ci prova Patera, ma Raimondo para in due tempi.
Le due squadre vanno all’intervallo, con il Manduria che stenta a costruire e che soffre il pressing dei leccesi. La squadra ospite vive delle fiammate di Elia e, soprattutto, della spinta propulsiva sulla fascia destra di De Icco e Patera.
Nella ripresa, dopo appena 8 minuti, il gol che decide la partita: assist pennellato di Gennari per la testa di Scarciglia, che, di testa, gonfia la rete.
La partita cambia volto. Il Racale, in debito di ossigeno e senza grande idee, accusa il colpo. Il Manduria cambia marcia, grazie alla verve di Riezzo, che sembra tornato l’esterno imprendibile dei tempi migliori.
All’11 ci prova Riezzo dalla distanza, ma il tiro è debole. Al 15’ l’arbitro va in bambola: prima estrae il secondo giallo a Ciurlia, poi, a seguito delle decise proteste degli ospiti (entrano in campo un dirigente e lo stesso tecnico, senza che il direttore di gara assuma provvedimenti), ritorna sui suoi passi dopo aver anche consultato l’assistente di linea. Il giallo lo commina a Pellegrino e il Racale resta in 11.
Al 19’ ancora Riezzo in evidenza. Poi una doppia occasione per Mancuso, oggi fra i migliori, che sfiora il raddoppio.
Al 22’ Pellegrino ci prova dalla lunga distanza, ma non inquadra la porta. Al 24’ il neo entrato Cresta mette i brividi al Manduria, ma il suo colpo di testa è alto.
Al 32’ straripante azione offensiva di Scarciglia, il quale entra in area ma, invece di concludere a rete, preferisce un retropassaggio credendo, erroneamente, di trovare qualche suo compagno al centro dell’area. Al 45’ un primo tentativo di Margarito, neutralizzato senza difficoltà da Raimondo, Al secondo minuto e mezzo di recupero l’occasione più ghiotta per il Racale: diagonale ancora di Margarito, che però non inquadra la porta.
Altro successo, ancora una volta con sofferenza per il Manduria, che continua a scalare la classifica.
Messa virtualmente in cassaforte la salvezza (per la matematica servirebbe qualche altro punto), ora la squadra di mister Cosma può anche guardare con più attenzione alle squadre che la precedono in classifica. Con una raccomandazione: guai a montarsi la testa. Anche perché, visto il calendario che attende i biancoverdi, sarebbe l’inizio della fine: Ostuni in trasferta, Galatina in casa, Leverano in trasferta, Avetrana in casa, Fasano e Tricase in trasferta e Uggiano, nell’ultima giornata, in casa.
Un calendario da brividi, ma, in fondo, perché non crederci?