Il componente manduriano della segreteria provinciale di Forza Italia (con delega al coordinamento del Dipartimento della Salute del partito), interviene per chiarire la posizione del proprio partito e per mettere fine ad una polemica che si è sviluppata negli ultimi giorni
«Forza Italia di Manduria, il coordinatore provinciale Di Fonzo, la consigliera regionale Francesca Franzoso e tutti i simpatizzanti del nostro partito sono contrari allo scarico in mare dei reflui del depuratore consortile di Manduria e Sava».
Giuseppe Perrone, componente manduriano della segreteria provinciale di Forza Italia (con delega al coordinamento del Dipartimento della Salute del partito), interviene per chiarire la posizione del proprio partito e per mettere fine ad una polemica che si è sviluppata negli ultimi giorni.
«Noi, da sempre, rifuggiamo dalle polemiche, che sono quasi sempre inutili e dannose» è la premessa di Giuseppe Perrone. «Ma dato che da alcune parti le si vogliono fare per forza, anche perché nella popolazione suscitano interesse e probabilmente consensi elettorali, vogliamo ripristinare la verità su alcune notizie prive di fondamento circolate negli ultimi giorni».
Perrone entra dunque nel merito, chiarendo la contrarietà del partito allo scarico in mare.
«La prima riunione per rilanciare la battaglia contro lo scarico in mare, alla presenza dei tre consiglieri regionali del nostro territorio, la organizzai proprio io: si tenne ad Avetrana e vi parteciparono centinaia di persone» ricorda il dott. Perrone. «Da allora non ho ricevuto più alcun invito ad iniziative su questo tema, forse perché non mi si voleva mettere troppo in evidenza.
La consigliera Franzoso e il capogruppo regionale di Forza Italia Caroppo sono venuti nella nostra sezione a riferirci il loro pensiero e quindi a rimarcare la contrarietà allo scarico in mare. Ma hanno anche sostenuto che è giusto che si inizi a depurare quanto prima, senza aspettare altri venti anni, come spesso avviene in Italia.
Tutti noi siamo favorevoli al depuratore, ma non allo scarico in mare. Ci siamo chiesti, infatti, dove vanno a finire oggi tutti i liquami, senza essere depurati? Nella falda e, di conseguenza, nelle nostre terre e sulle nostre tavole».
Infine uno stoccata al governatore Emiliano.
«Si può credere che l’Amministrazione Regionale, disponendo di una ampia maggioranza in Consiglio (che decide autonomamente, nel bene e nel male), abbia bisogno di farsi condizionare da una consigliera di opposizione, quindi avversaria? Che stupidaggini.. La maggioranza, in Regione, decide nel proprio interno, assumendosi i meriti quando opera bene e le responsabilità quando non è in linea con i desiderata della popolazione amministrata».