Due le date da rispettare: in tutto il Salento, obbligo di sfalcio entro domani; entro il 15 maggio «potature straordinarie severe» su piante accertate come infette
C’è un diluvio di multe che si prepara a inondare il Salento: mille euro a testa a chi non ha provveduto ad arare i campi o a trinciare l’erba entro domani, come previsto dal piano di contenimento del batterio Xylella fastidiosa. Tolleranza concessa: una settimana. Poi, la sfilza dei verbali è già pronta e fino al 15 giugno si andrà avanti a tamburo battente.
La strategia è stata delineata nella mattinata di ieri, durante il vertice convocato nella sede del comando provinciale di Lecce del Corpo Forestale dello Stato, alla presenza dei responsabili di tutte le stazioni sparse nel Salento. «Da lunedì– ha confermato il comandante provinciale Jacopo Ristori – metteremo in campo i controlli sulle azioni che la lotta obbligatoria contro Xylella prevede e impone di fare. Durante la prima settimana, effettueremo il monitoraggio di tutte le campagne e non procederemo alla verbalizzazione delle inadempienze. Poi, dalla seconda settimana di maggio, invece, si comincerà a sanzionare. Il tenore degli accertamenti sarà elevato. Il tutto va ultimato entro 45 giorni dalla scadenza fissata, che è, appunto, il 30 aprile».
Il tempo sta per scadere e il territorio è davvero indietro. Colpa dei giorni di pioggia, certo. Ma soprattutto delle informazioni che hanno faticato ad emergere e di ritardi seri nel veicolarle: il comunicato fitosanitario urgente del Servizio fitosanitario regionale risale all’8 aprile, ma è passato quasi sotto coperta. Il nuovo piano di contrasto al disseccamento degli ulivi, poi, è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione solo il 26 aprile scorso. Il tam tam dello scorso anno per aumentare la superficie dei terreni arati, dunque, non c’è stato.
Eppure, l’urgenza c’era: «L’attuale andamento climatico caratterizzato da una temperatura superiore alle medie stagionali – aveva spiegato tre settimane fa il Servizio fitosanitario regionale – ha anticipato la schiusura delle uova della sputacchina vettore della Xylella fastidiosa e le prime forme adulte del vettore sono state già individuate nel Salento». Da qui la necessità di procedere subito «con lavorazioni superficiali del terreno o con trinciatura delle erbe e loro interramento, anche nelle aree incolte, nelle aree a verde pubblico, lungo i bordi delle strade e lungo i canali. Effettuare in questo momento questi interventi è fondamentale per ridurre notevolmente la popolazione della sputacchina con conseguente minore rischio di diffusione del batterio».
In pochi hanno colto il messaggio, sia agricoltori che enti pubblici. E per questo si avvicina la batosta. Come annunciato, le multe saranno elevate ai sensi dell’articolo 54 del decreto legislativo 214 del 2005.
Due le date da rispettare: in tutto il Salento, obbligo di sfalcio entro domani; inoltre, entro il 15 maggio, nella zona di contenimento del nord Leccese, a Torchiarolo, Cellino S. Marco, S. Pietro Vernotico e nei focolai puntiformi delle province di Brindisi e Taranto, si aggiunge l’obbligo di «potature straordinarie severe» su piante accertate come infette o con evidenti sintomi di disseccamento.