Ecco il messaggio che Carlo ci manda dagli Usa
«Ci siamo... ora manca davvero poco!
Gli allenamenti... i nuovi incontri... le parole di incoraggiamento e le strette di mano... la musica e la sfilata delle squadre delle Nazioni partecipanti.
Ora tocca a noi... anche a me... che in questi mesi ho tenuto duro... andando avanti "nonostante tutto"... stringendo i denti... sopportando quei tremendi dolori... che non puoi immaginare se non li vivi sulla tua pelle... la stanchezza... le delusioni... i colpi bassi... l'amarezza.
Ma quando tutto sembrava perduto... ho trovato la forza di ripartire.
Quando gli "amici" mi hanno voltato le spalle... ho incrociato sguardi attenti e premurosi.
Quando la malattia voleva prendere il sopravvento... le mie gambe... li mio cuore e soprattutto la mia forza mentale... hanno deciso che non sarebbero state al suo gioco.
Quando la solitudine amplificava il rumore del pianto... nel silenzio ho ritrovato la determinazione per ricominciare.
Ed ora sono qui ad Orlando... a un passo dal un sogno... correre per tutto quello che ho ricevuto e per tutto quello che mi è stato rubato... per la nostra Patria che ho deciso di servire secondo un'altra prospettiva... sotto altre vesti... per la mia famiglia che comprende e sostiene sempre e comunque le mie battaglie... per me... perché è proprio la mia passione che mi mantiene vivo e mi aiuta a contrastare la malattia e le fragilità... quelle fisiche e quelle mentali... perché le medaglie sono solo i simboli di traguardi carichi di significati...
e perché... comunque vada... io ci ho messo veramente l'anima!».
Carlo Calcagni