Domani si approverà il Bilancio: se “Noi centro” non voterà lo strumento finanziario, l’atto politico più importante di un’Amministrazione, si collocherà fuori dalla coalizione
Si andrà verso lo scontro totale fra i tre consiglieri comunali di “Noi Centro” e il resto della maggioranza? La seduta del Consiglio di domani sancirà la rottura fra questo movimento politico e il sindaco Massafra? E comunque, anche se Venere, Pisconti e Giuliano dovessero decidere in extremis di votare il Bilancio di previsione per il 2016, la contrapposizione dovrebbe intendersi rientrata o i rapporti fra le parti, soprattutto alla luce del duro comunicato di “Noi Centro”, vanno considerati irrimediabilmente deteriorati?
Sono i quesiti più ricorrenti fra gli addetti ai lavori alla vigilia della più importante seduta dell’anno del massimo consesso elettivo. Il Consiglio dovrà approvare non solo lo strumento contabile e il programma delle opere pubbliche, ma dovrà esaminare e pronunciarsi anche sul project financing che prevede l’affidamento a privati della gestione del cimitero comunale e il suo ampliamento.
La maggioranza sembra avere i numeri per approvare il Bilancio e gli altri argomenti iscritti all’ordine del giorno. Ritrovata l’armonia fra il gruppo composto da Ferretti e Dimitri e il resto della coalizione, l’Amministrazione può contare, sulla carta, su 14 voti favorevoli. Allo stato attuale, la minoranza dovrebbe essere composta da 8 consiglieri (il condizionale è d’obbligo visto la situazione in piena evoluzione), mentre resta un’incognita la linea che sarà seguita dai 3 consiglieri di “Noi Centro”. In questo quadro è chiaramente in bilico la posizione dell’assessore allo Spettacolo, alla Pubblica Istruzione e allo Sport, Massimiliano Rossano, espressione di “Noi Centro”.
Oltre ad un non equilibrato stanziamento delle risorse fra i vari assessorati, “Noi Centro” rimprovera all’Amministrazione il mancato intervento in favore della riduzione fiscale.
«Sin dalla nascita di quest’ultima Amministrazione, il gruppo politico “Noi Centro” aveva avuto ampie rassicurazioni da parte del dott. Roberto Massafra e del suo avvocato, il ben noto giurista Gianluigi De Donno, circa un’inversione di rotta che sarebbe dovuta essere improntata all’efficacia, all’efficienza e all’economicità dell’azione amministrativa» è riportato testualmente nel documento di “Noi Centro”. «In dettaglio, il locale establishment Massafra-De Donno aveva assicurato la riduzione della pressione fiscale, ormai insopportabile per la gran parte dei cittadini manduriani, unitamente ad una correlata contrazione degli “sprechi” gestionali, l’intrapresa di iniziative volte a sbloccare l’attività edilizia incagliata anche a causa dell’atavica carenza di organico dell’Area Tecnica, la riorganizzazione delle Aree funzionali dell’Ente civico mediante la soppressione delle figure dirigenziali che assorbono la gran parte delle risorse destinate al personale, nonché, mediante l’attuazione di iniziative idonee allo sviluppo della vocazione turistica del nostro territorio e in particolare di quello delle marine. Non c’è voluto molto per riscontrare che quelle di Massafra e De Donno sono finite per atteggiarsi alla stregua di misere “promesse da mercante in fiera”, incrinando così il rapporto fra il nostro movimento e l’Amministrazione».