Approvato il Bilancio. Ma sul futuro della maggioranza si addensano nuvoloni
E’ il riassetto del personale lo scoglio dell’Amministrazione Massafra-ter.
La perdita di tre unità dell’area tecnica (sono in ferie e non rientreranno più in servizio: il loro congedo è previsto per il 30 novembre prossimo) rischia di far saltare gli equilibri, che sembravano solidi, della nuova Amministrazione.
Venerdì sera, al termine di una seduta in diversi tratti turbolenta, la maggioranza è riuscita ad approvare i provvedimenti più importanti iscritti all’ordine del giorno. Ma ora bisognerà guardare al futuro perché l’identità della Massafra-ter rischia di cambiare ancora.
Allo stato attuale, la maggioranza può contare su numeri davvero risicati: 13 voti (quello del sindaco compreso) su un plenum di 25. Marcello Venere (Noi Centro) ha deciso di cambiare ancora una volta ruolo: dopo appena tre mesi, eccolo trasmigrare fra i banchi della minoranza. Pur non volendo entrare nel merito delle sue tesi, riteniamo che poco più di 90 giorni non siano sufficienti per compiere radicali innovazioni. Soprattutto se il tema è quello del personale, cui Venere dimostra di tenere tanto.
Roberto Massafra respinge però con fermezza al mittente ogni accusa su questa tematica.
«Non accetto critiche sulla gestione del personale» ha affermato il sindaco. «Io, lo scorso anno, avevo prospettato un’idea per rivisitare la pianta organica, rendendola più snella. Ma è stato una parte del Consiglio (alcuni che erano in maggioranza e ora sono in minoranza e altri che erano in minoranza e che ora hanno compiuto il percorso inverso) a bocciare la mia proposta».
Massafra si riferiva al progetto di tagliare le figure dirigenziali, che fu respinto da una “maggioranza” trasversale.
«Io ho la coscienza a posto: avevo cercato di prevenire la situazione attuale, incrementando il personale. Invece, sia allora che oggi, ancora una volta la politica si dimostra subalterna rispetto alle esigenze che non sono proprie del mondo politico. Quando parlai del “partito dei dirigenti”, rimarcando il potere che la legge conferisce loro, fui criticato.
A distanza di tempo, chi bocciò quella mia proposta vorrebbe ritornare indietro».
Il primo cittadino, dunque, bacchetta coloro che, nel tempo, si sarebbero dimostrati incoerenti.
«Io ho provato in tutti i modi a favorire ogni assunzione possibile, compresi i due vigili assunti attraverso la graduatoria del concorso di Sava. L’emergenza non l’ho creata io, ma chi non comprese l’utilità di quella mia proposta. In ogni caso, la vita non finisce il 30 novembre del 2016 (ndr, la data in cui tre figure dell’area tecnica saranno collocate in pensione). La vita continuerà e io sono disposto a confrontarmi con chiunque, ad iniziare dal consigliere Luigi Morgante».
Le difficoltà, insomma, non finiscono mai. Spetterà ora al sindaco e agli altri partiti di ciò che rimane della maggioranza stabilire la linea politica da seguire. La prima riflessione di carattere politico riguarderà la posizione dell’assessore Massimiliano Rossano, sinora espressione di “Noi Centro”: con Venere che si è collocato in minoranza, riuscirà a conservare lo scranno in giunta?