«La manutenzione ordinaria e straordinaria dello specchio acqueo del porto di Campomarino dev’essere sottoposta alle procedure di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale»
A sostenere questa tesi, entrando anche nell’annosa disputa sulle competenze e sugli oneri della manutenzione del porto, è il deputato grillino Cosimo Petraroli. Insieme al collega di partito Diego De Lorenzis, ha rivolto una interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, accendendo così nuovamente i riflettori sulle attesissime opere di dragaggio necessarie al ripristino del passo di accesso al porto turistico.
«Il progetto di manutenzione originario, risalente al 2012, è stato autorizzato dall’Amministrazione provinciale con giudizio favorevole di compatibilità ambientale» è riportato nell’interrogazione dei due deputati. «A seguito di difformità riscontrate dal NOE in sede di cantiere rispetto al progetto approvato, la Provincia di Taranto ha avviato una procedura ex articolo 29, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006.
La società Torre Moline, in data 20 dicembre 2013, ha avanzato istanza per la chiusura del procedimento VIA al fine di consentire l’archiviazione della procedura in questione e con l’intenzione di presentare una nuova soluzione progettuale mediante formale istanza di esame del nuovo progetto.
La Provincia, nel 2015, ha debitamente rappresentato “la necessità di sottoporre a verifica di assoggettabilità a VIA nonché alla fase di screening della valutazione di incidenza il nuovo intervento proposto”».
Intanto il tempo trascorre e l’opera è in attesa di esecuzione.
«Prendiamo atto dalla risposta del Ministro Galletti» dichiara Cosimo Petraroli, «che la Provincia di Taranto ha indicato la giusta strada da seguire per preservare l’area marina inclusa nel sito d’importanza comunitaria “Dune di Campomarino”, al fine di tutelare le praterie di Posidonia oceanica presenti.
Ad oggi, anche se non risultano pervenute istanze di verifica di assoggettabilità a VIA o VIA per l’intervento per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria delle specchio acqueo del porto da parte della Torre Moline, sulla quale è stata avviata la procedura di decadenza. Questa risposta chiarisce quale sia il corretto iter da seguire per interventi di tale portata e che, se analizzati ed eseguiti in maniera superficiali, potrebbero cancellare una delle più belle aree marine presenti nel Mar Ionio.
Grazie alla rete di attivisti presente nel tarantino, continueremo a monitorare la situazione ed impediremo tutte quelle iniziative che possano arrecare un danno della costa ionica».