Intanto alla parata militare dei Fori Imperiali, martedì il col. Calcagni ha sfoggiato due delle sue tre medaglie d’oro conquistate nel corso di quella manifestazione, mentre l'ultima è stata donata al tenente colonnello Gianfranco Paglia
E’ stata una giornata ricca di intense emozioni quella vissuta martedì da Carlo Calcagni. Il Colonnello del Ruolo d’Onore e paratleta dell’Esercito Italiano ha partecipato alla tradizionale parata militare di viale dei Fori Imperiali a Roma, in occasione della Festa della Repubblica Italiana. Calcagni ha sfilato come componente del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa (GSPD), che nelle scorse settimane ha partecipato agli “Invictus Games” di Orlando, negli Stati Uniti, portando a casa sette medaglie d’oro e quattro di bronzo. Il paraciclista originario di Guagnano ha sfoggiato due delle sue tre medaglie d’oro conquistate nel corso di quella manifestazione, mentre l’ultima è stata donata al Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, grande amico di Calcagni e capitano del GSPD, “per l’onore, il rispetto, la riconoscenza, perché possiamo sempre guardare a testa alta quei cieli che abbiamo amato attraversare“.
Una giornata speciale che era stata preceduta il giorno precedente con una notizia che Calcagni attendeva da quasi un anno. Il campione di paraciclismo e ciclismo militare è infatti stato assolto dalla Prima Sezione delTNA (Tribunale Nazionale Antidoping) in base all’art. 40.1 delle Norme Sportive Antidoping. Cade quindi l’accusa di doping presentata nei suoi confronti alla vigilia di un importante appuntamento sportivo.
La vicenda risale al giugno 2015 quando, nel corso dei Campionati Italiani di Levico Terme e Pergine Valsugana (Trento), Calcagni, vincitore in quell’occasione di due medaglie d’oro, fu trovato positivo al Mesterolone Metabolita, sostanza derivata da un farmaco salva vita (quindi indispensabile nelle sue cure di contrasto alla patologia di cui è affetto) autorizzato sia dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico) sia dallaWADA, l’agenzia internazionale antidoping. L’atleta salentino venne quindi sospeso cautelativamente dall’attività agonistica, ottenendo però ben presto la revoca dalla Federciclismo. E quel provvedimento, oggi, si è trasformato in un’assoluzione piena.
Carlo Calcagni ha così superato l’ennesimo ostacolo incontrato nella sua vita, sia da uomo che da atleta, e ora può continuare a guardare con fiducia a Rio de Janeiro. L’atleta guagnanese potrà ottenere la qualificazione alle Paralimpiadi 2016 durante la prova di Coppa del Mondo in programma a Bilbao (Spagna) nel prossimo luglio; prima, però, Calcagni dovrà ottenere un’altra revoca di sospensione, quella applicatagli dalla Federciclismo nelle scorse settimane perché considerato non idoneo all’attività agonistica a causa della sua cardiopatia; un provvedimento giunto poco prima della prova di Coppa del Mondo in programma in Belgio, che consentiva proprio l’accesso alla manifestazione paralimpica.
Calcagni si è dimostrato tranquillo e fiducioso per la revoca di questa nuova sospensione. Una serenità che si è vista sul suo volto nel corso della parata e in tutti i sette giorni vissuti a Roma, a partire dalla cerimonia in onore del GSPD di ritorno dagli “Invictus Games”; un periodo nel quale ha avuto modo di entrare i contatto anche coi i vertici dell’Esercito Italiano, con il Ministero della Difesa e il CPI, ai quali ha mostrato riconoscenza per “la possibilità di trasformare anche situazioni tragiche in una nuova opportunità di vita e di continuare a servire la Patria anche con la divisa sportiva del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa”.
E la sua fiducia resta tale anche adesso che ha iniziato un periodo di terapie importanti e che proseguirà dal 5 giugno in Inghilterra, presso un centro di altissima specializzazione, unico in Europa, per la cura dellaSensibilità Chimica Multipla, la patologia di cui Calcagni è affetto da 20 anni.