Il movimento “Puglia Più” pone una serie di interrogativi al Comune
«L’Amministrazione faccia rispettare il contratto che lega il Comune a Igeco sulla raccolta differenziata».
Il movimento “Puglia Più” pone una serie di interrogativi al Comune, non prima di aver fatto notare come non sia stato ancora attivato il centro comunale di raccolta (più conosciuto come isola ecologica).
«Intorno a tutto il resto del servizio vi è una mancanza totale di informazione e di trasparenza, indispensabili perchè la cittadinanza si senta coinvolta e responsabilizzata» è la tesi sostenuta da “Puglia Più” in una nota. Poi l’elenco dei quesiti rivolti all’Amministrazione. «La vendita dei rifiuti differenziati non dovrebbe ridurre il costo della TARI, che invece rimane molto simile all’anno precedente? Chi controlla la ditta Igeco visto che manca il DEC? Le 50 unità da assumere e previste dal contratto, che fine hanno fatto? Si pensa davvero che le stesse risorse umane possano gestire un lavoro quadruplicato e che aumenterà nella stagione estiva? L’isola ecologica che non c’è ma c’è, quando entrerà in funzione? Dove vengono smaltiti i rifiuti differenziati e che percentuale viene venduta? I ricavavi della vendita vanno a ridurre il costo della TARI e da quando, visto che al momento la tariffa pare molto simile all'anno precedente?
In attesa che si arrivi ad una ottimizzazione dei servizi, i cui tempi sono del tutto incerti, riteniamo vadano reinstallati alcuni cassonetti per fare in modo che non si assista a depositi di buste di plastica di vario tipo ad ogni angolo di strada e soprattutto nelle campagne, come dimostrano ampi reportage fotografici postati sui media.
Le scene di degrado diventano ogni giorno più preoccupanti e non è questa l’immagine che vorremmo dare del nostro paese dopo i tanti sforzi per promuovere il territorio e le sue bellezze».