«Non siamo più disposti a dar credito all’Amministrazione. Abbiamo pazientato anche quest’anno, ma continuiamo a non vedere nulla di concreto sui lavori necessari per ripristinare l’originaria capienza della tribuna coperta, rendendola completamente agibile. Mi dimetto e consegno il titolo al sindaco di Manduria»
Pinuccio Spadavecchia, presidente del Manduria, getta la spugna. Sfiancato dalle attese infinite e dalle promesse non mantenute dal Comune.
Già durante la scorsa estate, l’Amministrazione promise a Spadavecchia e agli altri dirigenti del sodalizio biancoverde di intervenire in tempi relativamente brevi per eseguire i lavori, che avrebbero riguardato anche parte degli spogliatoi. Si parlò dell’autunno 2015 come periodo di presumibile apertura del cantiere. In realtà, oltre che l’autunno, sono trascorsi, invano, anche l’inverno e la primavera e la situazione è rimasta immutata. La riduzione della capienza della tribuna porta chiaramente dei danni economici al Manduria, che non può contare su incassi tali da rendere possibile una programmazione più ambiziosa.
Nonostante ciò, il Manduria si è salvato senza grossi affanni due anni fa e ha chiuso al quinto posto l’ultimo campionato di Promozione. A Spadavecchia e ai suoi più stretti collaboratori questo torneo inizia a stare un po’ stretto. Ma, con l’handicap della limitazione della capienza della tribuna, è difficile anche conservare la Promozione.
«Abbiamo incontrato i rappresentati dell’Amministrazione a fine maggio» spiega Spadavecchia. «Ci avevano garantito che mercoledì scorso si sarebbe dovuto riunire il Consiglio Comunale e in quella sede si sarebbe approvato il progetto. In realtà non è accaduto nulla e io sono stufo di aspettare. Consegno il titolo sportivo al sindaco e io mi faccio da parte».
Rispetto allo scorso anno, l’assessore ai Lavori Pubblici è cambiato. Si spera, insomma, in una maggiore sensibilità verso questo problema. Le risorse pubbliche sono poche, ma la struttura c’è e si potrebbe fare in modo che possa essere utilizzata pienamente. Anche perché, più trascorre il tempo, più lieviteranno i costi per realizzare gli interventi già contemplati nel progetto.