Il vice sindaco De Donno: ««Ai genitori ricordo che nello stabile che fino al 2014 ospitava il Giudice di Pace di Grottaglie era sistemata una scuola, al piano terra, eppure nessuno ha gridato allo scandalo»
Continua a far discutere, e a dividere, la soluzione che il Comune vorrebbe adottare per liberare l’immobile che sino a un paio di anni fa ha ospitato il Tribunale, destinato a diventare la sede del Commissariato di Polizia e del Distaccamento della Polizia Stradale: trasferire in un padiglione della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Don Bosco” gli uffici del Giudice di Pace, che occupano attualmente gli ambienti del piano terra dell’ex Tribunale.
In parte dei genitori serpeggia il timore dei rischi che potrebbe generare la vicinanza del presidio giudiziario con i propri figli.
«Ai genitori ricordo che nello stabile che fino al 2014 ospitava il Giudice di Pace di Grottaglie era sistemata una scuola, al piano terra» afferma il vice sindaco Gianluigi De Donno. «Nessuno ha gridato allo scandalo. Ricordo che dinanzi al Giudice di Pace si tengono prevalentemente cause civili, mentre il contenzioso penale riguarda reati in larga parte depenalizzati.
Insomma non aspettatevi di vedere criminali incalliti o detenuti. Fermo restando che vanno adottate tutte le misure logistiche per assicurare la netta separazione degli edifici destinati a sede giudiziaria da quelli destinati all’istruzione. Agli avvocati, infine, ricordo di aver più volte detto che la spesa per riadattare gli immobili confiscati alla mafia era importante. Non c’è più tempo per alzare barricate ideologiche ma è arrivato il momento di scegliere, tenendo conto dei tempi e dei costi. Spero solo che prevalga il buon senso di tutti».