Gherardo De Carlo mette a disposizione il proprio immobile di via Santa Maria di Bagnolo: anche gli interventi di adeguamento sarebbero a sue spese
L’Amministrazione Comunale valuta un’altra possibilità per la futura sede degli uffici del Giudice di Pace. Si tratta di una struttura che un privato cittadino metterebbe gratuitamente a disposizione del Comune. Si trova in via Santa Maria di Bagnolo, all’angolo con via del Macello. E’ un immobile su tre piani, per una superficie totale utile di circa 300 metri quadrati.
«Sono disponibile a farmi carico di tutti i costi di adeguamento di questo mio immobile, che poi concederei in comodato d’uso gratuito per dieci anni» rende noto Gherardo Maria De Carlo, proprietario della struttura. «Nei giorni scorsi due tecnici del Comune, accompagnati dal vice sindaco Gianluigi De Donno, hanno eseguito un sopralluogo. Mi hanno riferito che mi comunicheranno, a breve, il parere relativo all’idoneità del mio immobile come nuova sede degli uffici del Giudice di Pace».
Sarebbe questa un’occasione più unica che rara per il Comune di Manduria e per gli altri tre che si sono consorziati per tenere ancora in vita il presidio giudiziario (Sava, Avetrana e Maruggio): non comporterebbe alcuna spesa. Grazie all’encomiabile disponibilità del cittadino Gherardo Maria De Carlo, non solo non vi saranno costi per il fitto, ma anche gli interventi di adeguamento sarebbero a carico del proprietario della struttura.
Qualche riserva pare sia stata espressa in merito alle dimensioni delle singole stanze dell’immobile, che risulterebbero piccole per le esigenze dell’ufficio. L’altro problema riguarda deriva dalle barriere architettoniche. Occorre ora capire se sono possibili interventi anche sulle strutture portanti dell’edificio.
Una decisione dovrà essere assunta nel più breve tempo possibile. Il primo settembre, infatti, l’attuale sede dell’ufficio del Giudice di Pace (l’ex Tribunale) deve essere vuota al fine di consentire al Ministero degli Interni di aprire il cantiere per avviare i lavori di adeguamento necessari a trasformare tutta la struttura in sede del Commissariato di Polizia e del distaccamento della Polizia Stradale.
Tenendo conto che ormai l’estate è alle porte e che è arduo pensare di eseguire interventi di natura edilizia in poco tempo e per giunta a luglio e ad agosto, bisogna muoversi al più presto. Se la struttura di via Santa Maria di Bagnolo non dovesse essere idonea, allora resta un’ultima soluzione: uno dei tre padiglioni della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Don Bosco”.
Anche se parte dei genitori non sono d’accordo (francamente non comprendiamo le ragioni di questi timori), occorre procedere per evitare di perdere anche il Commissariato di Polizia.