«Sono stato costretto a chiudere la pagina perché ho paura per la mia famiglia»
L’Imam di Lecce è stato oggetto di un attacco informatico sul web che lo ha costretto a chiudere la sua pagina su Facebook seguita da 15mila persone e dove Saiffedine Maaroufi faceva formazione sull'Islam, dispensando consigli e predicando pace e integrazione.
La denuncia è arrivata da Cristian Benvenuto presidente dell’associazione nazionale Italia Pakistan e confermata dallo stesso Imam.
«Mi accusano - dice l’Imam - di essere un infedele, un papa dei musulmani, e che merito di essere preso a bastonate. Quello che mi sorprende di più è che questi attacchi provengono da musulmani. Si tratta di un gruppo composto da italiani convertiti all’Islam, residenti nel Salento ma anche in altre parti d’Italia, tutti aderenti all’associazione 'Ritorno all’Islam'». «Sono stato costretto a chiudere la pagina - aggiunge - perché ho paura per la mia famiglia».
L’episodio è stato segnalato dall’Imam agli investigatori della Digos. Anche un anno fa lo stesso Imam è stato oggetto di attacchi simili sul web.