I rilievi formulati da Morgante sono stati recepiti e fatti propri dall’assessore Giannini
“La delibera di Giunta regionale n. 389 del 6 aprile scorso, che introduce modifiche e integrazioni al Regolamento che disciplina gli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche di particolari insediamenti, così come articolata poteva essere condivisibile in linea di principio, ma di fatto poteva determinare gravi sperequazioni e iniquità, rischiando di paralizzare il comparto edilizio pugliese in un momento particolarmente critico”.
Alla luce di queste considerazioni il consigliere regionale di Area Popolare Luigi Morgante, il successivo 19 maggio, aveva presentato una mozione all’assessore Giovanni Giannini e all’esecutivo regionale per chiedere una moratoria di almeno tre anni all'efficacia dell'applicazione in particolare di un comma, che “da un lato impone il diniego assoluto a nuove costruzioni su consistenti aree in tutta la regione, dall'altro concede la deroga solo a quelle esistenti. Finendo per penalizzare sia chi intende avviare nuovi lavori edilizi sui suoli interessati, sia chi potrebbe e dovrebbe usufruire della deroga allacciandosi però a una rete fognaria inesistente o incompleta” la sua spiegazione: “una moratoria - dalla durata legata al completamento e al funzionamento delle reti fognarie, in particolare nelle aree ad alta densità urbana, è allora necessaria, alla luce della problematica emersa in tutta la Puglia” sosteneva a supporto dell’iniziativa.
I rilievi formulati da Morgante sono stati recepiti e fatti propri dall’assessore Giannini, che in una lettera di risposta ha sottolineato come “la mancata applicazione della deroga anche alle nuove costruzioni in aree non servite da pubblica fognatura, di fatto in alcune aree urbane dove per una serie di motivazioni diverse la fognatura pubblica non è stata ancora realizzata o pur realizzata non è in esercizio, sta determinando un blocco delle attività edili, oltre che un’iniqua penalizzazione per numerosi cittadini”. La risposta da parte dell’esecutivo regionale alla richiesta di “prevedere una moratoria per un tempo utile alla realizzazione dei servizi di pubblica fognatura” attraverso una modifica della delibera di giunta è stata quindi condivisa, con espresso riferimento proprio alle aree urbane non servite da pubblica fognatura in esercizio, e alle nuove costruzioni in quelle aree.
“Ringrazio l’ass. Giannini per l’attenzione e la sensibilità mostrata, nell’interesse di tanti cittadini pugliesi e di un comparto di fondamentale importanza per la nostra economia” la conclusione di Morgante.