“Possiamo sperare in un risultato economico importante per le imprese viticole pugliesi”
Sarà ottima la campagna vitivinicola 2016 in Puglia, con +15 per cento di produzione grazie a un andamento stagionale in genere favorevole fino a oggi, caratterizzato da un buon germogliamento e una fioritura abbondante che per alcune varietà ha risentito delle basse temperature minime di inizio maggio, condizionando la successiva allegagione.
"La maturazione sta procedendo spedita - spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - anche grazie a temperature nelle medie di stagione. La pressione fitopatologica da peronospora e oidio è stata in alcuni momenti rilevante, contrastata da interventi tecnici puntuali. Le precipitazioni non sono state abbondanti, salvo i soliti casi di violenti fenomeni locali ai quali si assiste in Puglia con preoccupante frequenza rispetto al passato. La popolarità anche internazionale di eccellenze varietali uniche quali Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia, il successo di importanti vini a dop quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citare i più conosciuti - aggiunge Cantele - espongono il comparto a rischio frodi e speculazioni".
Sempre secondo Coldiretti Puglia appare ancora più necessario, da parte delle imprese, investire nella protezione del reddito aziendale, ma servono prodotti assicurativi più evoluti che tutelino maggiormente la qualità. Ci sono i presupposti per un'ottima annata, con quantità in recupero rispetto allo scorso anno: c'è qualche dubbio soltanto per i vigneti non irrigui, per i quali potrebbe farsi sentire la morsa della siccità.
"Possiamo sperare in un risultato economico importante per le imprese viticole pugliesi - rileva il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - E' il risultato di un mix vincente di fattori che partono dalle potenzialità del terroir e delle varietà autoctone, passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi, alla lungimiranza della politica regionale che negli ultimi dieci anni ha indirizzato risorse importanti sugli investimenti in tecnologia e sulla promozione, ma anche grazie a un ponderoso sistema di controlli che il settore si è dato in Italia, dopo aver toccato il punto più basso che si potesse immaginare con lo scandalo del metanolo".