«Il ventennale non è un traguardo ma un punto di partenza per il futuro»
Non è facile, senza cadere nella retorica, celebrare i nostri primi vent’anni di vita.
Tuttavia oggi vogliamo ripercorrere le tappe di questa avventura, partendo dalla nostra fondazione. Nel febbraio del 1988, un gruppo di volenterosi, consapevoli dell’importanza che Manduria rappresentava dal punto di vista archeologico, e non solo, per le sue antiche origini e per quanto rimaneva di quel periodo oltre alle splendide chiese e palazzi che nel tempo erano stati eretti, decisero di istituire una sede Archeoclub. Erano sette. Purtroppo Toniuccio Perretti, uno dei fondatori, non è più tra noi. Il suo amore per questa città era così grande che non si fermava di fronte ad alcun ostacolo, pur di salvare i resti del suo glorioso passato e le ricche testimonianze dei secoli più recenti, ed evitare che interventi sconsiderati provocassero danni irrimediabili a siti e monumenti.
Ma torniamo alla nostra storia. Di anno in anno, i soci sono aumentati e si sono succeduti i presidenti per periodi più o meno lunghi. Il primo è stato Paride Tarentini, poi Massimo Luparelli, Cecilia De Bartholomaeis, Domenico Tardone ed infine me.
Ognuno ha lasciato il suo segno.
Va detto che, sin dal principio, si dette il via a campagne di scavo in località Terragna, Mura Messapiche, Parco archeologico, Castelli, alle quali parteciparono alcuni nostri soci e alcuni studenti delle scuole superiori. Delle belle foto ci mostrano archeologici in erba al lavoro sotto il sole, con l’entusiasmo di veri professionisti.
Continuando nel nostro percorso, vanno ricordati i seminari di studio che, partiti nel 1992, hanno trattato di archeologia ma anche della storia di Manduria dal 1500 al 1900, attraverso testimonianze e documenti.
Questi seminari si tengono ancora e, nella prossima primavera, si parlerà di tecniche di restauro.
Ci siamo cimentati anche in un corso di formazione per operatori turistici di I e II livello, con la collaborazione della scuola media “Anna Frank”, nell’ambito del progetto “Educazione in età adulta”.
Dal marzo 1995 è stato pubblicato il periodico Archeoinforma, che, dopo qualche anno, ha interrotto la sua pubblicazione per motivi economici.
Dal 1996 escono i Quaderni Archeo con varia cadenza: ne sono stati già pubblicati 8 numeri.
Mandria è ricca di reperti funerari che a tutt’oggi continuano ad emergere. Alcuni di questi sono esposti nella mostra “Oltre le Mura” e altri, numerosissimi, giacciono nei magazzini della Sovrintendenza.
Noi abbiamo sempre voluto che questo fosse il germe di un museo. Io stessa elaborai un progetto, peraltro apprezzato dal dott. Andreassi, ma che, purtroppo, non ha avuto sviluppi. Per sollecitarne l’istituzione, fu organizzato un importante convegno “Perché e come un museo a Manduria”, che vide la presenza di illustri relatori.
Non possiamo non ricordare anche due nostri importanti appuntamenti: “Chiese aperte” e “Androni aperti”. Il primo si svolge nell’ultimo week end di luglio e ogni anno permette di visitare chiese e cappelle, bisognose di urgenti restauri, o di valore artistico notevole, che di solito non sono aperte al pubblico intra ed extra moenia.
“Androni aperti” è giunto alla quinta edizione e, nell’ultimo week end di luglio apre i portoni di alcuni dei più bei palazzi di Manduria per farli conoscere a turisti e manduriani, con un numero sempre crescendo di visitatori da tutta la Puglia, da altre parti d’Italia e persino stranieri in vacanza sullo Jonio. E che, nell’ultima edizione, in due solo sere ha registrato la presenza di oltre mille persone.
Non va infine trascurato un fatto importante: la presenza di un nostro socio nella commissione per la redazione del Piano Regolatore di Manduria e la partecipazione, come ispettore onorario designato della Soprintendenza, di due nostri soci nella Commissione Edilizia del nostro Comune.
Abbiamo collaborato, specie nell’ultimo periodo, con la Sovrintendenza ai beni archeologici, il Comune di Manduria, la Provincia di Taranto, le università di Lecce, Bari e Firenze, enti e associazioni presenti sul territorio, fra cui il GAL e il CSV, che ci sostiene in alcune nostre iniziative, oltre a fornirci corsi di formazione e consulenze per meglio operare nel volontariato.
Per il futuro abbiamo tanti progetti in cantiere, ma preferiamo parlarne quando saranno in fase di realizzazione.
Ho parlato solo di una piccola parte di quanto l’Archeoclub ha fatto per il territorio e di quanto ha inciso per il suo sviluppo.
Non è nostra intenzione fare bilanci, ma consideriamo questo traguardo solo il punto di partenza per una nuova avventura, che ci veda protagonisti in primo piano per migliorare e far crescere questa città.
Delia Semerano
Nella galleria fotografica, l’assessore provinciale al Turismo Colaninno e il tavolo dei relatori del mattino.