venerdì 22 novembre 2024


22/08/2016 09:13:04 - Maruggio - Attualità

 Dopo la bocciatura della richiesta della decadenza della concessione demaniale relativa alla gestione del porto, il Comune di Maruggio approva il progetto preliminare per il dragaggio

«Siamo ormai alla resa dei conti! Il futuro della Torre Moline e del nostro porto dipende dal finanziamento delle opere di dragaggio o dalla sentenza del Tar».

Alfredo Longo, sindaco di Maruggio, fa il punto della situazione sulla contorta e spinosa situazione del porto, in attesa da anni del dragaggio, per il cui onere continua il rimpallo di competenze fra Comune e società mista “Torre Moline”.

«Pochi mesi fa, con un atto che metteva in evidenza alcune mancanze degli obblighi concessori da parte del soggetto gestore del Porto, è stata chiesta, al Demanio Regionale, l’attivazione del procedimento di decadenza della concessione demaniale» ricorda Longo. «Le nostre ragioni trovano fondamento nel mancato compimento delle opere di manutenzione che la Torre Moline avrebbe dovuto effettuare nel tempo, con lo specifico obbligo di “sostenere i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Nessuno di questi lavori è mai stato fatto e ancora ad oggi il porto di Campomarino risulta essere in una situazione di assoluta precarietà. La presenza di alghe in avanzato stato di putrefazione nel bacino peschereccio mi ha costretto all’emanazione di un’ordinanza di chiusura dello scalo d’alaggio per preservare la pubblica incolumità e questa situazione continua a provocare danni incalcolabili al turismo da diporto e all’attività di pesca».

Ma la Regione Puglia ha rigettato (“Senza alcun motivo fondato”) la richiesta di decadenza della concessione demaniale.

«Ovviamente, a questa assurda presa di posizione della Regione Puglia non poteva che seguire un ricorso giudiziario» rimarca il sindaco di Maruggio. «La Regione, al contrario del Ministero (l’Ente che nel 2001 ebbe il compito di redigere la concessione demaniale della Torre Moline) sostiene che alla società consta “soltanto” l’onere di sostenere i costi delle opere del dragaggio e non di effettuarne le opere!

Seppur in totale disaccordo con il Demanio Regionale e in attesa che il Tar si esprima nel merito di quanto da noi denunciato, con una delibera del luglio scorso abbiamo approvato un progetto preliminare di dragaggio del porto di Campomarino per la spesa complessiva di un milione di euro. Già inviata quindi la richiesta di copertura delle spese di dragaggio alla Torre Moline s.p.a., che dovrà dividersi la somma necessaria all’intervento per quelle che sono le quote societarie: circa 8% il Comune e circa il 92% il privato».

E’ questo il momento della verità per il partner privato, che dovrà quindi garantire 920mila euro per l’esecuzione dell’opera (solo 80mila saranno a carico del Comune). Questi soldi arriveranno?

 











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