Emiliano nomina Ruscitti
Alla fine Emiliano ha sciolto la riserva e ha deciso di mettere la Sanità nelle mani di un manager evento (romano di origine). Il decreto è stato firmato ieri dal Governatore e affida al dott. Giancarlo Ruscitti la guida (come commissario straordinario) dell’Ares. Ruscitti, 58enne, romano, da anni è residente in Veneto. E’ un medico specialista di medicina interna, già direttore generale della sanità veneta e amministratore delegato della Fondazione Opera San Camillo di Milano. Attualmente è direttore generale dell'Ipab, Opera Buon Pastore di Venezia.
Inizialmente, sul nome di Ruscitti, molto «sponsorizzato» dall'attuale direttore generale del Ministero, Renato Botti, Emiliano aveva posto il veto dopo aver appreso del suo coinvolgimento nell’inchiesta giudiziaria sul Mose di Venezia: la Procura lagunare ne aveva chiesto il rinvio a giudizio per concorso in evasione fiscale, a causa di una consulenza da 200 mila euro che il manager avrebbe ottenuto per il tramite di Giovanni Mazzacurati, ex presidente del consorzio Venezia Nuova. L'idea di vedersi accostato a un imputato per frode fiscale, Emiliano - che aveva sondato anche il collega Luca Zaia - aveva scelto di soprassedere, in attesa evidentemente, della definizione del procedimento penale che è ora arrivato con il proscioglimento dello stesso manager perchè "il fatto non sussiste".
Uno dei primi compiti di Ruscitti sarà quello di costruire la nuova Aress, l'agenzia regionale socio sanitaria, la prima delle agenzie strategiche previste dal modello organizzativo «Maia». L’Aress non applicherà più il contratto della sanità ma quello degli enti locali, opererà sotto la vigilanza della giunta e avrà un organizzazione speculare a quella della Regione («aree» e «servizi») con una sola area sanitaria (oggi sono tre), insieme ad un’area sociale e ad una amministrativa.
Quali saranno i compiti della nuova Agenzia? L’Aress dovrà fornire supporto all’assessorato sul fronte della ricerca e della sperimentazione di processo e di prodotto. Significa, ad esempio, che si occuperà di intercettare i fondi europei per la ricerca in ambito medico, con l’obiettivo di focalizzarli sulle necessità delle aziende sanitarie. Ma anche, ad esempio, di definire e sperimentare i modelli di presa in carico dei pazienti e quelli di innovazione sociale, con le cooperative di comunità. Le funzioni attuali saranno invece cancellate: il «pht», ovvero la distribuzione dei farmaci, è stata trasferita per tutta la Puglia alla Asl di Bari, così come avviene in altre Regioni.