Mino e Giuseppe, questi i nomi dei 2 cittadini che si sono avvalsi per primi in città del nuovo istituto giuridico contemplato dalla Legge 76
Per la prima volta a Lecce, questa mattina alle ore 10:30, presso la sala giunta comunale di palazzo Carafa, si è celebrata l’unione civile tra 2 persone dello stesso sesso. Mino e Giuseppe, questi i nomi dei 2 cittadini che si sono avvalsi per primi in città del nuovo istituto giuridico contemplato dalla Legge 76. Entrambi quarantenni, i due, al cospetto di una quindicina di invitati, non sono riusciti a trattenere la grande emozione, contagiando anche chi era lì per officiare l’unione, l’Assessore all’Ambiente del Comune, Andrea Guido.
Momenti di gioia, quindi, a Palazzo Carafa. Anche se, per volontà degli stessi Mino e Giuseppe, i quali hanno preferito optare per un po’ di riservatezza e privacy, non è stato consentito l’ingresso della stampa durante la cerimonia.
Il rito di costituzione dell’unione civile si aperto con la lettura del comma 11 della legge 76/2016: “Con la costituzione dell'unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall'unione civile deriva l'obbligo reciproco all'assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni”. Successivamente Guido ha dato lettura del comma 12: “Le parti concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato”. Ha chiuso, poi, con un classico adattato: “In nome della legge vi dichiaro uniti civilmente”.
L’assessore Guido, poi, ha omaggiato i due congiunti con 2 metà di un piccolo cuore rosso in terracotta, fatte realizzare appositamente per l’occasione da un artigiano del centro centro storico qualche giorno fa’.
“Ho pensato che sarebbe stato bello omaggiare Mino e Giuseppe con un oggetto che potesse esprimere al meglio la loro unione e il loro reciproco amore - ha dichiarato Andrea Guido - Per questo ho chiesto a un mio caro amico artigiano che ha la bottega a pochi passi da Piazza Sant’Oronzo di realizzare un piccolo cuore spezzato in terracotta. Un’icona universale prodotta con materiali e tecniche locali, tipici della tradizione leccese. Un oggetto che, semanticamente parlando, racchiude in se il senso e il significato dell’amore tra due persone. Sono stato veramente onorato per essere stato scelto come ufficiale per celebrare l’unione - ha concluso Guido - Al di là di tutto, quando si parla di amore e di coppia, che sia matrimonio o unione civile non conta. Davanti all’amore non ci sono leggi che tengano né regolamenti. Il bello è che abbiamo scritto una pagina nuova nella storia di Lecce. Non nego di essermi emozionato anche io, mi stavo commuovendo. E’ sempre bello vedere due persone innamorate”.