A Grottaglie la vera integrazione avviene raccogliendo le olive, un gesto dal profondo valore simbolico: cogliere il frutto delle proprie fatiche e dell’amore profuso nel coltivare l’ulivo, rinnovando così l’antichissimo legame tra l’uomo e la terra
Da qualche giorno è in corso la raccolta delle olive nello “Jazzu”, un angolo di verde pubblico ubicato nel centro abitato di Grottaglie che, grazie al progetto “Social Agorà”, è stato riqualificato e valorizzato; l’area, abbandonata da tempo, è stata concessa in comodato d’uso alla Cooperativa “Diogene” dall’Amministrazione Comunale che finanzia il progetto con i fondi del Gal Colline Joniche.
La raccolta delle olive è solo una delle molteplici attività realizzate in questi ultimi mesi dalla Cooperativa “Diogene”, con la collaborazione della rete di soggetti partner del progetto “Social Agorà”, in particolare la Fondazione Epasss, che hanno trasformato lo “Jazzu” in un luogo di incontro, di interazione ed aggregazione sociale dove bambini, disabili, anziani, le rispettive famiglie e l’intera comunità possono incontrarsi.
La coltivazioni nello “Jazzu”, in particolare, rientrano nelle attività di ortoterapia a favore degli utenti di “Social Agorà”, in particolare dei diversamente abili del Centro Diurno Epasss di Grottaglie, una struttura con funzioni terapeutico e socio-riabilitative che migliora la qualità della vita delle persone con sofferenza mentale ed in condizioni di marginalità; grazie a “Social Agorà”, i questo angolo di verde i divesabili hanno imparato, oltre a coltivare gli ulivi, a conoscere, riconoscere e raccogliere alcune specie selvatiche endemiche.
Quelli dello “Jazzu”, inoltre, non sono ulivi come tutti gli altri: lustri addietro, infatti, qui furono messi a dimora gli alberi espiantati per i lavori di ampliamento dell’aeroporto di Grottaglie, preservando così la vita di queste piante secolari.
Nella mattinata di oggi (venerdì 11 novembre) i diversamente abili del Centro Diurno Epasss hanno accolto nello “Jazzu” gli scolari di una prima e di una quinta classe della scuola elementare dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Grottaglie, due delle tante scolaresche che in questi giorni stanno prendendo parte alla raccolta delle olive.
Ad accogliere gli alunni c’erano anche Elisabetta Attolino, presidente della Cooperativa Diogene, e la dottoressa Maria Nacci, dirigente del Dipartimento di salute mentale della ASL Taranto.
Dopo aver fatto visitare l’orto, i disabili hanno mostrato ai bambini come si raccolgono le olive, mentre un anziano ha spiegato agli alunni l’importanza dell’olio nell’economia rurale e domestica di un tempo.
Le iniziative del progetto Social Agorà, infatti, sono organizzate in modo che i risultati e i percorsi previsti siano condivisi dall’intera comunità e, aspetto fondamentale del progetto, prevedano il coinvolgimento diretto dei soggetti cosiddetti svantaggiati, tra cui disabili e anziani.
Per l’occasione è stata anche allestita un’area riproducente l’antica raccolta delle olive, con donne in costumi d’epoca intente a cucinare tra covoni di fieno, mentre il Gruppo Folkloristico "I briganti del duca" intonava antichi canti popolari: per i bambini questa mattinata nello “Jazzu” è stata un autentica full immersion nelle tradizioni agricole locali!
Le olive dello “Jazzu” vengono poi portate in un frantoio per la spremitura, dando così vita all’olio extra vergine confezionato in artistiche bottiglie dai disabili nel laboratorio di cucina del Centro Diurno Epasss di Grottaglie, lo stesso dove viene realizzato l’utilizzo gastronomico dei prodotti dell’orto e delle erbe selvatiche commestibili raccolti nello “Jazzu”, recuperando così la cultura e le tradizioni contadine, con la preparazione di pietanze semplici, gustose e naturali.
Sempre nell’ambito del progetto “Social Agorà”, sulla base di queste esperienze sono stati editi l'opuscolo "Alcune piante da conoscere ed utilizzare", redatto dalla dottoressa Giuseppina Ettorre dell’Associazione di volontariato “Beni Comuni”, e il ricettario "Le erbe dei saperi e dei sapori" a cura del laboratorio di cucina.
I diversamente abili, inoltre, hanno fotografato le loro attività green nello “Jazzu”, immagini che hanno dato vita alla mostra fotografica "La Buona Terra" a cura del laboratorio fotografico del Centro Diurno Epasss.
Con “Social Agorà” lo “Jazzu” è stato trasformato in un luogo dove c’è la possibilità concreta di raccogliersi, raggrupparsi intorno ad una ideale “piazza sociale”, cioè ad un luogo dove appare la dinamicità della vita sociale, fatta di relazioni e di rapporti, dove si crea quella circolarità nell’azione, nella reciprocità dei comportamenti, che sola può costruire una comunità, rendendo protagonisti di questo processo persone svantaggiate, favorendone l’integrazione e l’inclusione sociale.
Il progetto "Social Agorà", elaborato e presentato dalle progettiste Maria Teresa Marangi e Carmen Valente, è finanziato dal Comune di Grottaglie in seguito ad aggiudicazione di appalto con fondi del Gal Colline Joniche dell’Asse III “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale - Misura 321– servizi essenziali per l’economia e le popolazioni rurali”.
La rete di associazioni e soggetti istituzionali che costituisce il partenariato del progetto, che si avvale anche della collaborazione del Centro Servizi Volontariato di Taranto, comprende Società Cooperativa “Diogene”, Fondazione EPASSS, UISP Taranto, Associazione Beni Comuni di Grottaglie, Teatro Della Fede di Grottaglie, Compagnia Teatrale “Dei Senza Vergogna” di Grottaglie, ASL Taranto, Associazione ARCA, Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Grottaglie e Gruppo Grotte di Grottaglie.