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20/11/2016 11:44:32 - Salento - Attualità

Il genitore denuncia l’episodio ai carabinieri

Il figlio, una sorta di «mascotte» della città a causa del suo ritardo mentale, viene filmato e ripreso dai cellulari dei presunti amici. E il video finisce probabilmente in circolazione tra i tanti circuiti telematici. Così il padre va dai carabinieri per sporgere denuncia. Potrebbe finire male per i tanti giovani (ma molti adulti hanno lo stesso «vizio») che adorano postare su Facebook o addirittura serializzare su Youtube le vicende dei personaggi del proprio paese.
Si tratta di vere e proprie saghe a puntate sui «Personaggi di…» con una cittadina salentina a scelta o, più impietosamente sugli «Scemi del paese di…». In questo caso il padre ha scoperto che alcuni video, nei quali compariva il figliolo 35enne, erano stati utilizzati per il divertimento altrui e fatti circolare sul circuito preferito da milioni di italiani, per una sorta di divertimento video «on demand», la piattaforma di WhatsApp. Così, stanco delle angherie subite dal ragazzo, il genitore ha deciso di raccontare tutto alle divise. Una denuncia che ha fatto subito effetto perché l’uomo avrebbe portato con sé una prova dell’esistenza del video, dalla quale i militari sarebbero già riusciti a risalire all’identità del presunto autore.










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