Il gol di Arcadio, al 4’, illude. Poi il forte Aradeo riporta alla realtà i biancoverdi
MANDURIA-ARADEO 1-3
MANDURIA: De Marco, Nodriano (s.t. 1’ Marsiglia), Ciniero; Arcadio, Sanna, Mancuso; Riezzo, De Nitto (s.t. 1’ Dimitri), Scarciglia, Gennari, Carrozzo (s.t. 12’ Di Comite). All.: Passariello.
ARADEO: Antonica, Giannotta, Cofano; Daversa (s.t. 39’ Pascalis), Carrino, Previderio; Mitri, S. De Razza, De Vito (s.t. 35’ Vadruccio De Vitis), A. De Razza (s.t. 31’ Castrignanò), Migali. All.: Politi.
ARBITRO: Grosso di Bari.
RETI: 4’ Arcadio; 12’ A. De Razza su rig.; 26’ Migali; 30’ De Vito.
MANDURIA – L’Aradeo passeggia sui resti del Manduria. Per la squadra di casa, c’è l’alibi delle assenze, ma la prova resta decisamente incolore. Molti calciatori non rendono come potrebbero e, poi, sono emersi nuovamente i limiti del gruppo degli juniores: serve maggiore qualità. Da salvare le prove di Arcadio, Sanna e Scarciglia.
La cronaca – La partenza del Manduria lascerebbe prevedere una domenica felice. Dopo 34 secondi entra in area e conclude, ma la difesa si salva in angolo. Al 2’ Riezzo porge un pallone delizioso a Scarciglia, che sfiora il palo.
Al 4’ il Manduria passa. Il merito è di Arcadio, che prima triangola con lo juniores Carrozzo (arrivato in prestito dal Nardò) e, dopo, scambia il pallone, sempre di prima, con Scarciglia. Un’azione fulminea che consente ad Arcadio di entrare in area, prendendo di sorpresa la difesa locale, per poi bucare la porta avversaria con un preciso diagonale. E’ l’1-0.
La gioia dura solo 7 minuti. All’11’ Nodriano atterra A. De Razza in area. E’ calcio di rigore, che lo stesso A. De Razza trasforma.
L’Aradeo, sulle ali dell’entusiasmo, insiste. Al 24’, su una respinta della difesa biancoverde, Migali si trova il pallone buono dall’altezza del dischetto, ma la sua conclusione scheggia la parte alta della traversa. Due minuti dopo, però, Migali non perdona: un tiro dalla distanza si insacca alle spalle di De Marco proteso in volo per l’1-2.
Al 28’ ci prova il Manduria: Sanna, il più lucido dei suoi insieme ad Arcadio, offre un assist a Riezzo, ma il suo diagonale è fuori misura.
Al 37’ l’Aradeo chiude la partita: cross dalla sinistra, zampata di De Vito per il 3-1.
Ad inizio di ripresa Passariello tenta il tutto per tutto: manca in campo Dimitri e Marsiglia al posto di De Nitto e Nodriano. Di fatto, Dimitri si sistema accanto a Sanna al centro della difesa; Marsiglia riceve il testimone da Nodriano come esterno basso; Mancuso avanza a centrocampo. Il secondo tempo si apre con alcune fiammate di Scarciglia: al 6’ una bella rovesciata del capitano è parata da Antonica; al 13’ una sua girata sorvola la traversa. Da annotare, ancora, una punizione di Gennari parata da Antonica al 16’ e un assist di Gennari per Riezzo al 30’, la cui conclusione è però errata. La partita, poi, si spegne, con l’Aradeo che dà l’impressione di accontentarsi del 3-1: addormenta la partita con una fitta ragnatela di passaggi, sempre precisi e illuminati.
Alla gara lascia l’impronta anche l’arbitro. Nel corso della ripresa, un difensore manduriano, nel tentativo di spazzare la sfera, svirgola il tiro e il pallone ritorna indietro. De Marco lo blocca con le mani, non essendo, chiaramente, un passaggio volontario al portiere, ma l’arbitro concede il calcio di punizione in area fra le vibranti proteste dei biancoverdi.
Con grande signorilità, l’Aradeo, avendo compreso il torto subito dal Manduria, decide di calciare direttamente sul fondo la punizione. Un gesto di grande fair play.
Per il Manduria è tempo di correre ai ripari. Urgono rinforzi. Altrimenti bisognerà iniziare a guardarsi alle spalle…