Nel 2015 in Puglia si sono registrati 9.524 incidenti stradali con lesioni che hanno causato 232 decessi e il ferimento di 15.634 persone
Nel 2015 in Puglia si sono registrati 9.524 incidenti stradali con lesioni che hanno causato 232 decessi e il ferimento di 15.634 persone; numeri questi che portano il tacco d’Italia a rappresentare il 5,5% dell’incidentalità stradale italiana. I dati sono contenuti nell’11/mo rapporto dell’Agenzia regionale per la mobilità (Arem), in cui si evidenzia un aumento dello 0,3% nel numero degli incidenti e dello 0,4% nel numero dei decessi rispetto al 2014. Tuttavia, secondo i dati provvisori del primo semestre 2016, l’Arem rileva 89 incidenti mortali «con una riduzione del 5,3% rispetto ai dati del primo semestre 2015».
«Ma era dal 2009 - precisa lo studio - che non si registrava un aumento dell’incidentalità stradale in Puglia». Per l'assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, intervenuto alla presentazione, «il fenomeno riguarda l’intera società», e con «l'aiuto delle associazioni rafforzeremo l'impegno nelle scuole perché si costruisca una nuova cultura dell’utilizzo del mezzo privato, valorizzando il concetto che la vita è un bene irrinunciabile».
Secondo l’Arem sono i mesi caldi (da maggio ad agosto) a registrare il maggior numero di incidenti: a luglio 960 con 30 decessi e il ferimento di 1.605 persone. Nel secondo semestre si sono registrati il 52% dei sinistri e il 57% dei decessi. Il 36% degli incidenti mortali è avvenuto nel week-end e il 23,1% dei conducenti deceduti aveva un’età inferiore ai 30 anni mentre il 17% un’età compresa tra i 30 e 45anni.
Rispetto al 2014 si registra un incremento dei conducenti compresi nella fascia d’età 18-24 che passa dal 12,2% del 2014 al 12,7% del 2015; mentre la classe over 65 passa dal 10% del 2014 al10,5% del 2015. In aumento anche i sinistri con il coinvolgimento dei pedoni: si è passati dai 17 deceduti nel 2014 ai 29 del 2015 con un incremento del 70,6%. Oltre il 60% dei pedoni deceduti aveva un’età superiore ai 60 anni.