«Così ho sfidato la neve per far nascere una bimba: ci abbiamo messo un’ora per fare 12 chilometri ma le partorienti mi aspettavano»
Quando si è svegliata a Santeramo, bloccata dalla neve, Rosa Maiullari non si è persa d'animo. "Mio marito ha subito capito, stiamo insieme da trent'anni e conosce la mia passione per il lavoro". Automobili fuori uso e strade impraticabili: per raggiungere il reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Miulli di Acquaviva si mette in moto il trattore.L'impresa dell'ostetrica di Santeramo, 53 anni all'anagrafe e trenta di servizio, non è l'unica nel comune murgiano, epicentro dell'emergenza maltempo. Due fratelli macchinisti di Trenitalia, parenti di Rosa Maiullari, hanno viaggiato a bordo del loro trattore per raggiungere Gioia del Colle da Santeramo.
Rosa Maiullari, il suo selfie davanti al trattore ha fatto il giro d'Italia.
"Una cosa inaspettata. Ho fatto quelle foto solo perché me lo chiedevano le colleghe, visto che nessuno credeva fossi davvero arrivata in trattore".
Dodici chilometri in un'ora?
Dodici chilometri in un'ora?
"Solitamente ci impiego un quarto d'ora. Ma la strada era sommersa da un metro di neve e non avevo alternative".
"Mio marito mi conosce benissimo. All'inizio ha sorriso, come sempre, delle mie piccole pazzie. Ma sapeva che dovevo raggiungere a tutti i costi l'ospedale. Io non lavoro solo per dovere: lo faccio per dedizione e per passione. E c'erano le partorienti ad aspettarmi".
Se fosse una fiaba, suo marito sarebbe l'aiutante dell'eroina.
Se fosse una fiaba, suo marito sarebbe l'aiutante dell'eroina.
"Ma no, non abbiamo fatto nulla di eccezionale. Alla fine è stata anche un'occasione per chiacchierare un po' tra noi, visto che con il lavoro che facciamo manca spesso il tempo per stare insieme".
Il viaggio in trattore ha dato i suoi frutti?
Il viaggio in trattore ha dato i suoi frutti?
"Quando sono arrivata ho fatto nascere una bambina. Coincidenza, una piccola di Santeramo, la cui mamma aveva raggiunto l'ospedale a fatica".
Un momento di gioia, dopo tante difficoltà.
Un momento di gioia, dopo tante difficoltà.
"Ho perso il conto di quanti bimbi ho visto venire al mondo: eppure l'emozione è sempre unica ed è questo che mi fa andare avanti".
La neve non è mai stata un problema.
La neve non è mai stata un problema.
"Stavolta se vogliamo è andata meglio. Nel '92 per raggiungere Grumo, dove lavoravo, ho distrutto la mia automobile".
(fonte: rete)