Sembrerebbe che 17 consiglieri stiano comunque raccogliendo le firme per lo scioglimento dell’assise
La sindaca di Brindisi, Angela Carluccio, ha consegnato alle 16.30 di ieri la lettera di dimissioni nelle mani del segretario generale del Comune, «con la volontà di ripartire con un progetto politico condiviso con la propria maggioranza e allargato a quanti vogliano lavorare per il bene della città».
La decisione è stata ufficializzata mezz'ora prima di un appuntamento, fissato dinanzi ad un notaio della città, nel corso del quale 17 consiglieri (la maggioranza del Consiglio), che hanno già sottoscritto una mozione di sfiducia, avrebbero dovuto formalizzare la rinuncia alla carica facendo di fatto cadere l'amministrazione comunale.
Anziché raccogliere davanti al notaio le firme contestuali, sono volati stracci con accuse reciproche, con i promotori della mozione che hanno abbandonato la sede della riunione, auspicando che il confronto potesse rientrare e con il serpeggiante sospetto, viste le motivazioni delle dimissioni della sindaca, che qualcuno possa ritornare sui propri passi in sede di seduta consiliare.
Carluccio era stata eletta lo scorso giugno dopo lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale per l’arresto dell’allora sindaco Mimmo Consales per corruzione.