La protesta del Consiglio Comunale di Sava: domani un incontro in Regione a Bari. Intanto l’Amministrazione farà partire una denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per individuare le responsabilità dei tanti ritardi
Il consorzio Ato Puglia per la gestione del servizio idrico integrato ha deciso di definanziare il progetto per la realizzazione della condotta sottomarina del depuratore consortile di Sava e Manduria. Il finanziamento (3 milioni e 800.000 euro) verrà utilizzato per altre opere che possono essere appaltate entro il 30 giugno prossimo. Mentre per la condotta sottomarina del depuratore di Sava e Manduria saranno stanziati i soldi all’interno del nuovo Piano d’Ambito 2010-18.
Una doccia gelata per la città di Sava, una delle poche in Italia a non disporre di una rete di fogna nera attiva in quanto non è collegata ad alcun recapito finale per la depurazione dei liquami. Restano solo i soldi per la realizzazione dell’impianto di depurazione (che sorgerà nel territorio di Manduria, nei pressi di contrada Specchiarica, a non molta distanza dalla litoranea), ovvero 11 milioni e 360.000 euro, di cui 7 milioni e 274.869 euro resi disponibili dai fondi del Commissario Delegato e 4 milioni e 85.131 euro a carico dei proventi tariffari. Ma senza la condotta sottomarina (ci fu una legittima levata di scudi di Manduria e Avetrana quando si prospettò un progetto con lo scarico delle acque in battigia), i lavori non partono.
A darne notizia durante i lavori del Consiglio Comunale, l’altro ieri sera, è stato l’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Lomartire, il quale ha letto la comunicazione dell’Ato Puglia per la gestione del servizio idrico integrato.
«In seguito alla comunicazione di Acquedotto Pugliese, legata alla criticità connessa all’appalto dei lavori entro i termini stabiliti dalla delibera CIPE numero 3 del 1006 (ovvero il 31 dicembre del 2009), la Regione Puglia, di concerto con questa autorità e con il soggetto gestore, ha definanziato l’intervento in questione, rimodulando la programmazione con la sostituzione di altri interventi ritenuti cantierabili entro il termine del 30 giugno del 2010. Questa Autorità, stante l’assoluta necessità ed improcrastinabilità dell’intervento, garantisce comunque la copertura finanziaria per la realizzazione della condotta sottomarina, tramite i proventi tariffari avendo previsto all’interno del nuovo Piano d’Ambito 2010-2018 la realizzazione dell’intervento stesso».
Il dirigente per la Pianificazione, dott. Vito Colucci (che ha firmato la comunicazione), invita anche «l’Acquedotto Pugliese a trasmettere in tempo utili, e quindi non oltre 10 dieci dalla data della presente, alla Struttura del Commissario Delegato, il progetto complessivo, redatto secondo le indicazioni del parere sulla VIA, rilasciato dall’Ufficio competente della Regione Puglia».
Oltre due ore del Consiglio Comunale sono state dedicate, l’altro ieri, a questa nefasta novità, che allunga ulteriormente i tempi di attesa di Sava di un servizio essenziale per un Paese che si definisce civile: la fogna nera.
La minoranza ha invitato il Consiglio ad assumere un impegno: le dimissioni di tutto il consesso se entro il 31 dicembre non ci sarà la firma dell’ordinanza del presidente Vendola per l’inizio dei lavori del depuratore. La maggioranza, invece, ha annunciato che domani (giovedì), il sindaco Aldo Maggi e una delegazione di amministratori si recherà a Bari per avere un confronto con i vertici regionali. Approvando un documento (sul quale si sono astenuti i consiglieri della minoranza), si rende nota la volontà della maggioranza di adire le vie legali (Procura della Repubblica e Corte dei Conti) per individuare i responsabili di questi interminabili ritardi.