Ecco il documento integrale: «Il sindaco, a tutt’oggi, non ha dato risposta, rifiutando anche di incontrare il gruppo consiliare del Pd»
«Ad un anno dall’ingresso in maggioranza e dall’individuazione di un rappresentante in giunta, il gruppo consiliare del PD ha ritenuto utile fare una verifica programmatica.
In data 24 gennaio il Gruppo Consiliare del PD ha consegnato nelle mani del Sindaco Massafra un documento, ove si chiedeva un’attenta analisi politica che potesse condurre ad aggiustamenti nell’agire amministrativo della maggioranza dallo stesso presieduta.
Entrando nel merito e analizzando sinteticamente i punti più importanti del documento , si è chiesto al Sindaco Massafra di verificare la stabilità della maggioranza politica presente in Consiglio Comunale, al fine di rendere razionale e continuativa l’azione amministrativa della Giunta, di programmare e condivisione delle scelte amministrative tra i diversi gruppi politici, ad oggi mancante! In consiglio comunale si arriva, sempre, o quasi, in seconda convocazione e in ordine sparso su provvedimenti che, molto spesso, non sono frutto di una attenta e condivisa programmazione.
Realizzare una sinergia tra i diversi componenti la Giunta, al fine di ottenere una stretta connessione tra i diversi settori amministrativi, pare non si possa attuare, dal momento che la giunta si riunisce puntualmente e solo di mercoledì per approvare i provvedimenti che non sono frutto di una piena condivisione e che non sono generati da un’attenta attività programmatoria: il cartellone della stagione estiva e le attività previste per le festività natalizie sono due esempi eclatanti.
A questi due esempi, sempre in tale ambito di merito, si aggiunge la vicenda del “Giudice di Pace”, si è in attesa di un deliberato che ormai viene rinviato di settimana in settimana, non si comprende il motivo, dato l’impegno personale assunto dal Sindaco di Manduria.
La tradizionale Fiera Pessima in programma per il prossimo mese di marzo è stata oggetto di discussioni al momento del riaffidamento alla stessa società che ha organizzato, a nostro avviso in malo modo e con la mancata applicazione del capitolato di gara, la Fiera di marzo 2016. Nello scorso mese di settembre il gruppo del PD, attraverso il proprio assessore, aveva già posto molte riserve in tal senso, arrivando alla conclusione che, per il 2017, occorreva far applicare alla lettera il capitolato di gara e che garante dello stesso dovesse essere il Dirigente del settore attività produttive. A pochi giorni dall’inizio della Fiera Pessima 2017 ci chiediamo in che direzione si sta andando e se il target previsto dal capitolato si sta perseguendo.
Con molta fatica siamo riusciti a rilanciare l’azione dell’assessorato ai lavori pubblici, utilizzando i primi strumenti di programmazione comunitaria, nazionale e regionale che sono stati messi in campo nel corso del 2016. Non nascondiamo le innumerevoli difficoltà e resistenze che abbiamo dovuto superare e che, molto spesso, arrivavano anche dagli stessi ambienti dell’attuale maggioranza politica in Consiglio Comunale.
La riorganizzazione degli uffici dell’area tecnica, attualmente ancora in atto e in attesa della nomina del Dirigente dell’area, anche tale decisione viene rimandata, provocando, di fatto, un freno all’agire amministrativo. Con molti sacrifici sì è riusciti ad approvare i progetti esecutivi e avviare le procedure di gara per alcune opere pubbliche di interesse collettivo. In questo clima difficile ricordiamo, anche se nella sua banalità realizzativa, la chiusura della cisterna sulla via per Sant’Antonio, che ha bloccato per molti anni l’accesso a una abitazione privata. Tale esperienza la dice tutta su cosa abbiamo dovuto affrontare e superare.
Si è cercato di rendere più efficienti ed efficaci i servizi offerti al cittadino, con particolare riferimento a quelli offerti dalla società La Cascina. E’ risaputo delle innumerevoli difficoltà che l’amministrazione ha incontrato e continua a incontrare nel far rispettare il contratto di servizi a tale azienda.
Si è profuso molto impegno per dare impulso all’azione di salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso l’avvio della raccolta differenziata, per la quale abbiamo dovuto mettere in campo notevoli risorse fisiche e temporali per regolamentare i rapporti con la IGECO e pretendere il rispetto delle clausole contrattuali.
In tal senso abbiamo anche dovuto preoccuparci dei problemi dello scarico indiscriminato dei rifiuti, inerti e non, nelle marine, cercando di far fronte a tale sciagurato fenomeno.
I prossimi appuntamenti che ci vedranno impegnati nel corso di questo 2017 meritano un’attenta riflessione e tanto impegno. Tra tutti:
- il Giudice di Pace, a cui Manduria non può rinunciare;
- la già ricordata Fiera Pessima di marzo;
- la stagione estiva 2017, con gli annosi problemi legati alla pulizia delle marine, agli ambulanti, all’annoso problema degli abusi lungo tutta la litoranea, al “cartellone estivo 2017”;
- il calendario delle manifestazioni religiose e per il Natale 2017;
- la riorganizzazione dell’Urbanistica, con il Piano delle Spiagge e il PUG;
- il Commercio;
- la programmazione delle opere pubbliche da portare a compimento sino a temine consiliatura.
Agli argomenti succitati si è aggiunta, nei giorni scorsi, l’annosa vicenda del depuratore consortile.
Il Gruppo Consiliare del PD ha sempre agito con responsabilità e, in riferimento alle risultanze del Consiglio Comunale del 17 febbraio u.s., vuole mettere in evidenza alcuni punti oscuri che continuano a caratterizzare la realizzazione dell’impianto di depurazione e del recapito finale delle acque depurate.
In generale, non si è in possesso di un progetto esecutivo che faccia ben capire i reali intendimenti della Regione Puglia e le possibilità di attuazione da parte dell'AQP.
Punto 1) della proposta di deliberato:
- non si riesce a capire quale è il "corpo idrico superficiale episodico" interessato dallo sverso del troppo pieno e atto a garantire sicurezza idraulica in circostanze eccezionali. Il PD chiede all'Autorità di Bacino di attestare l'esistenza dello stesso, la sua natura e la destinazione delle acque che nello stesso andrebbero a scorrere.
Punto 2) della proposta di deliberato:
- non è ancora chiaro il livello di affinamento. Il Gruppo del PD ribadisce la necessità di far realizzare ad AQP un impianto che tenga conto dei limiti posti dal DM 185/03.
Punto 3) della proposta di deliberato:
- per il controllo dell'impianto non ci sono sufficienti garanzie. E' necessario che la Regione e AQP si facciano carico dell'istituzione di una Commissione Tecnica Permanente di Controllo (CTPC) per la verifica costante della funzionalità dell'impianto. Inserire in tale punto.
Punto 5) della proposta di deliberato:
- non si riesce a comprendere a cosa possono servire le concessioni demaniali. Se non necessario per la funzionalità dell'impianto, si chiede di fare chiarezza sull’argomento ed evitare sgradite sorprese allorquando si andrà a realizzare l’impianto e definire il recapito finale.
Punto 6) della proposta di deliberato (da creare):
- mancano i ristori per il Comune di Manduria. Occorre reiterare la richiesta di realizzazione delle opere primarie di urbanizzazione nelle marine di Manduria: acque e fogna da torre borraco a torre colimena.
Sull’analisi fatta in precedenza e su queste ultime tematiche elencate il Sindaco, a tutt’oggi, non ha dato risposta, rifiutando anche di incontrare il Gruppo Consiliare del PD.
CASCARANO Maria Grazia
D’ORIA Mario