Le vie crucis all’interno del nosocomio tarantino SS Annunziata, della casa circondariale cittadina, della Cittadella della Carità
Da un inizio di quaresima rivolto alla preghiera nella notte della “Forore”, fra il martedì grasso ed il mercoledì delle ceneri, e sino al primo giorno della settimana di passione con il tradizionale Concerto di Passione, i confratelli e le consorelle dalla mozzetta nera si impegnano in un percorso di conversione forte e pregnante delle loro azioni e lo pongono a disposizione di chiunque desideri assaporare la gioia di un Cristo misericordioso che parla, sì, di passione ma soprattutto di Resurrezione.
Il percorso quaresimale è iniziato con la processione della “Forore”; a mezzanotte del martedì grasso confratelli e consorelle, al rintocco delle campane “fuori orario”, hanno sceso la scalinata di San Domenico ed hanno accompagnato la semplice croce lignea quaresimale fra vicoli e strade di Taranto vecchia, in preghiera e raccoglimento, per annunciare a tutti l’inizio della Quaresima.
Gli impegni sono proseguiti nell’adorazione di Gesù vivo nelle “Quarantore”, a testimoniare l’Amore verso Gesù: per quaranta ore Gesù Eucarestia è stato esposto nella e per tutta la durata del pio esercizio è stato adorato e orato da confratelli in abito di rito in una frequentatissima San Domenico Maggiore. Da tanto è scaturito il ritiro spirituale “Pane ed acqua” tenuto nel Santuario del SS Crocifisso, che ha portato a due importanti meditazioni e ad una via crucis vissuta ai piedi del Crocifisso in un raccoglimento totale; un ritiro che ha segnato tutti i partecipanti per la vicinanza al Signore che si è avvertita e per le parole che il padre spirituale Mons Marco Morrone ha dedicato a confratelli e consorelle in preparazione di una quaresima di conversione.
Una Quaresima che la Confraternita dell’Addolorata ha iniziato a vivere in pieno raccoglimento, in un contatto con Cristo personale e comunitario che porta ad un accrescimento di fede vero. Ed è proprio con questo spirito che proseguono le vie crucis solenni che la Confraternita organizza ogni domenica, amabilmente accompagnate dai canti del coro Alleluia, e che vedono una San Domenico Maggiore gremita di confratelli “anziani” e meno anziani, tutti innamorati delle tradizioni religiose più vere che la Confraternita dell’Addolorata da sempre rispetta e porta avanti con grande raccoglimento.
Si prosegue direttamente verso la settimana di passione attraverso i pii esercizi al di fuori del tempio: pii esercizi che sono divenuti molto richiesti da tutti i confratelli per la valenza che in questi anni hanno acquisito soprattutto per il senso religioso vero che li pregna. Quelli all’interno del nosocomio tarantino SS Annunziata, della casa circondariale cittadina, della Cittadella della Carità, che danno la possibilità a tutti di prendere contezza di quanto importante sia esprimere la vicinanza a chi soffre per far si che queste persone possano sentire nel proprio cuore il calore dell’Amore di Dio rivolgendo il proprio animo al bene che la Parola di Cristo mette al nostro servizio e trovando “dentro” la sofferenza il dolce peso della Croce di Cristo.
La settimana di passione tarantina si aprirà col tradizionale concerto della Confraternita del “Lunedì di passione” giunto alla quarantacinquesima edizione; quest’anno, l’evento tanto atteso da tutta la città, vedrà, per la prima volta, l’impegno della Fanfara Dipartimentale della Marina Militare Italiana e quello della Fanfara della Scuola Addestramento della Aeronautica Militare Italiana. Si impreziosisce quindi l’evento che fa entrare la città nella “passione” di Cristo, la prende per mano e, attraverso le marce funebri, la accompagna lungo un percorso, sì, tortuoso, di sofferenza e meditazione ma sicuramente di speranza per quella Pasqua che si avvicina a grandi passi.
Tutti momenti di forte raccoglimento e preghiera non solo per i confratelli e le consorelle della Confraternita dell’Addolorata ma anche per i tanti fedeli che sono vicini a tutte le funzioni ed a tutti gli eventi che la Confraternita organizza.
L’Amministrazione della Confraternita ed il Padre Spirituale ringraziano tutti coloro che sino ad ora hanno vissuto in comunione con la Confraternita, apprezzando tutta l’attività del pio sodalizio ed animando, a maggior gloria della Madonna Addolorata, ogni funzione, ogni evento, dimostrando il desiderio di vivere pienamente questo periodo così fecondo per la propria vita spirituale.
Il Priore
Raffaele Vecchi